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    Cronaca
    13 Luglio 2020
    Detenuto incendia cella nel carcere minorile di Casal del Marmo
    Ricoverato al San Filippo Neri

    ROMA – Ennesima giornata di ‘passione’ per i poliziotti penitenziari del carcere minorile capitolino, che si sono trovati ieri a gestire l’ennesima situazione ad alto rischio evitando che finisse in tragedia. Un detenuto nordafricano di 19 anni ha dato fuoco a tutto ciò che era presente nella cella. Già nella giornata precedente aveva provato a dare fuoco alla cella. Una situazione ‘calda’ che sarebbe potuta sfociare in tragedia, sventata grazie alla prontezza e al tempestivo intervento dei poliziotti penitenziari in servizio nel reparto e all’aiuto fornito da altri poliziotti sopraggiunti sul posto.

    “Esprimo solidarietà e vicinanza – commenta Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria – ai poliziotti del carcere minorile – L’incendio sventato nel carcere è sintomatico del fatto che le tensioni e le criticità nel sistema dell’esecuzione della pena in Italia sono costanti. E la situazione è diventata allarmante per la Polizia Penitenziaria, che paga pesantemente in termini di stress e operatività questi gravi e continui episodi critici. La Polizia Penitenziaria che opera nel settore minorile, come i colleghi in servizio nelle carceri per adulti, è in trincea da tempo, nell’attesa spasmodica di un deciso cambio di rotta, in particolare, per quanto concerne una nuova legislazione penale minorile per ciò che attiene la separazione dei detenuti minorenni da quelli maggiorenni, per evitare criminose emulazioni. Giunga il nostro plauso a tutto il personale della Polizia Penitenziaria, che nella specifica circostanza ha dato prova di grande capacità professionale, doti sicuramente meritevoli di elogio da parte della competente Autorità Dipartimentale”.