ALLUMIERE – Dopo vari tentennamenti è ormai stato ufficializzato che l’evento clou di Allumiere, cioè il famoso Palio delle Contrade quest’anno non si farà a causa delle norme restrittive anti covid dettate dal Dpcm.
Lunedì sera nel palazzo comunale si è svolta l’ultima riunione fra il sindaco e i responsabili delle sei Contrade (la Pro Loco era assente perché quest’anno è commissariata) e di comune accordo hanno deciso che per quest’anno il Palio non si può fare.
“Per Allumiere è un giorno triste perché il nuovo Dpcm proroga quello attualmente in essere e limita a mille le presenze in piazza, con distanziamento e mascherine – ha spiegato mestamente il sindaco Antonio Pasquini – nell’incontro che abbiamo avuto fra noi dell’amministrazione comunale e i rappresentanti delle Contrade abbiamo deciso di comune accordo che il Palio non può rientrare in questi parametri così severi, all’unanimità, quindi, abbiamo optato di rinviare l’edizione 2020 al 2021”.
“La nostra comunità però non molla – afferma il primo cittadino collinare – e nonostante tutto restano in piedi le sagre che prenderanno il via da questo weekend».«La fraternità tra i paesani è un valore,- aggiunge Pasquini – così come l’amore per Allumiere manifestato dai non residenti e inoltre le iniziative dell’assessore Brunella Franceschini sono in essere. Con i tempi non si poteva proprio andare oltre”. “Non possiamo aspettare il primo agosto – spiega Pasquini – perché gli asini hanno bisogno di prepararsi».
Il primo cittadino collinare conferma però che: «Restano i momenti di aggregazione – assicura il sindaco – e non manca modo di tenere gli animali in attività anche durante questo periodo. In queste condizioni non si può fare nulla e se ne sono resi conto per primi alla Burò, Ghetto, La Bianca, Nona, Polveriera, Sant’Antonio. Il loro dolore per il rinvio è il dolore di tutti quanti ma non si poteva fare altrimenti: di fronte al prorogarsi dell’emergenza sanitaria, che restringe la possibilità di svolgere eventi di piazza con molta gente e dei tempi stretti per preparare gli equini alla corsa e per di più con l’avvicinarsi dell’autunno, sono venute meno le condizioni per svolgere l’evento folcloristico”.

