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    Salute, Sanità, Scuola e Università
    3 Agosto 2020
    Apertura scuole, SMI: “Si riattivi la medicina scolastica per una seria politica di prevenzione sanitaria”

    ROMA – “Tra più di un mese riapriranno le scuole in tutta Italia. In tal senso  sono state pubblicate dal Ministro dell’Istruzione le linee guida per il ritorno a scuola nel prossimo settembre (Piano scuola 2020-2021). Nella sintesi delle azioni e degli strumenti per la ripartenza sono previsti i ‘Raccordi tra gli Istituti scolastici e i Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie Locali’, anche tramite la previsione di uno specifico referente medico per le attività scolastiche”.Lo dichiara di Pina Onotri, Segretario Generale del Sindacato Medici Italiani annunciando l’avvio di una campagna nazionale dello SMI per la riattivazione in tutto il Paese dei servizi di medicina scolastica.

    “Di quanto previsto nel Piano Scuola 2020-2021 – evidenzia – vorremmo sapere, da parte del Governo,  quale sia l’effettiva ricaduta e se vi sia la volontà concreta di utilizzare i medici di medicina generale nell’opera  di prevenzione sanitaria contro il coronavirus e per la difesa  del personale scolastico e degli studenti. Occorre, per questo,  ridare piena attuazione a quanto previsto all’articolo 14 della legge n.833 del 1978 che istituisce il servizio sanitario nazionale, prevedendo che  le Aziende sanitarie locali provvedono, tra l’altro, all’igiene e alla medicina scolastica negli istituti di istruzione pubblica e privata di ogni ordine e grado. E’ tuttora  vigente il Dpr del 22 dicembre 1967  n. 1518 relativo ai servizi di medicina scolastica che prevede, tra l’altro : una visita medica preliminare di tutti gli alunni all’inizio dell’anno scolastico; collaborazione con i dirigenti scolastici, con gli insegnanti, con le famiglie e con i centri medico-psico-pedagogici.

    La legge del 1967 presume, inoltre, – spiega la sindacalista – specifiche norme per la difesa dalle malattie infettive batteriche e virali e nello specifico stabilisce funzioni per il medico scolastico che è tenuto a segnalare i casi di malattia infettiva verificatisi tra gli alunni e il personale scolastico. Lo stesso medico deve, poi, annunciare il provvedimento di allontanamento al direttore della scuola, che è tenuto a disporre per la pronta esecuzione. Le  norme quindi ci sono e sono tutt’ora vigenti. Per questo ci attediamo  che  il Governo si esprima  subito  adottando  misure urgenti verso le Regioni, che incomprensibilmente hanno soppresso i Servizi di Medicina Scolastica. Il Governo intervenga rivedendo la legge n. 502/1992, permettendo ai medici di  medicina generale di lavorare per la medicina scolastica. Per contrastare il coronavirus ed avviare una seria politica di prevenzione sanitaria non serve fare ricorso  a soluzioni stravaganti , come quella di richiamare in servizio medici in pensione. Occorrono, invece, diagnosi precoci e prevenzione sanitaria attiva  per contrastare gli effetti nocivi della pandemia – I Servizi di Medicina Scolastica sono degli straordinari presidi  sanitari perché  direttamente operanti negli edifici scolastici e a stretto contatto con studenti,  genitori e insegnanti. E’ ora di attivarli subito”,