logo
    Politica
    18 Agosto 2020
    Una condivisione definita “goliardica” scatena le ire della Lega cittadina
    Scivolone social per il consigliere D’Antò
    Giammusso: "Gesti da evitare lo invito a dimettersi". Rufino "Siamo veramente alle comiche"

    CIVITAVECCHIA – Scivolone sui social dell’ex assessore pentastellato e ora consigliere comunale di minoranza Enzo D’Antò. Il grillino in un impeto di quella che lui stesso ha definito «goliardia» ha condiviso un post che recita «A Napoli arriva “omm e merd” l’app che ti segnala quando entri in contatto con uno che ha votato Lega» commentando con un semplice «Installata». Uno scherzo che non è andato giù al coordinatore della Lega di Civitavecchia e consigliere comunale Antonio Giammusso che ha risposto: «Mi complimento con “l’omm” D’Antó, che oltre a ricoprire la carica di consigliere comunale, indossa anche una divisa» e aggiungendo «lo invito pertanto a dimettersi dalla carica di consigliere comunale che riveste, perché certe uscite gratuite non sono eticamente consentite a nessuno che riveste simili, delicati ruoli pubblici. Lui che dell’etica ci avrebbe fatto la sua bandiera».
    Sulla stessa linea anche il capogruppo leghista Raffaele Cacciapuoti.

    ‘Parole dure per un gesto che, in qualunque modo la si pensi e si voti in urna, sicuramente sarebbe stato meglio evitare, specie se – come sottolineato da Giammusso – si riveste la carica di consigliere comunale tra i banchi della massima assise cittadina e si indossa una divisa. D’Antò si è scusato con parole che, però, suonano piuttosto ironiche’.

    ‘Siamo veramente alle comiche. Il Consigliere comunale dei 5stelle Enzo D’Antò – aggiunge DArio Rufino, coordinatore Lega Giovani Civitavecchia – si diverte offendendo milioni di Italiani che votano e hanno votato Lega. Dopo 5 anni di nulla che lo vedeva assessore, dopo le elezioni perse pesantemente dai grillini, dopo che la popolazione Civitavecchiese li ha mandati a casa, questa gente invece di fare un mea culpa, pensano bene di insultare. Io al suo posto mi  vergognerei un tantino’.