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    Amministrazione
    18 Agosto 2020
    Prima riunione in vista del referendum del 20 e 21 settembre prossimi
    Taglio parlamentari, il comitato per il NO accende i motori

    CIVITAVECCHIA – Il prossimo referendum confermativo sulla riduzione del numero dei deputati e senatori, in programma il 20 e 21 settembre prossimi, (la riforma costituzionale propone di ridurre di un terzo i parlamentari di Camera e Senato che passerebbero da 945 -630 alla Camera- e 315 al Senato a 600 -400 alla Camera e 200 al Senato) è stato al centro della discussione della prima riunione del Comitato per il NO territoriale.

    “Le ragioni per votare ‘No’ sono molteplici, – spiegano dal Comitato – sui benefici economici della riduzione degli eletti in Parlamento il dibattito è puramente demagogico: tra Camera e Senato il risparmio sarebbe blando, perché i veri costi del Parlamento sono ‘fissi’. Per assurdo, anche con un solo parlamentare ciascuno, le Camere avrebbero costi solo di poco inferiori a quelli attuali. Con meno parlamentari, poi, vi è un preciso rischio per la Democrazia. Le decisioni potrebbero essere suscettibili al potere di pochi. Ad esempio le commissioni al Senato saranno composte da 10 Senatori che potranno deliberare con una maggioranza di soli 4 Senatori. Discorso simile per i voti di fiducia e le future riforme costituzionali, i cui esiti potranno dipendere da maggioranze risicate e dai Senatori a vita. Resta, come vulnus, il tema della rappresentanza. Attualmente si ha 1 eletto ogni 64.000 cittadini (un rapporto già inferiore rispetto quanto immaginato dai Padri Costituenti, dato che la popolazione è aumentata di 20 milioni rispetto il 1948).Se passasse la riforma costituzionale, con 600 parlamentari eletti, si avrebbe un rapporto di un eletto ogni 101.000 persone. Verrebbe a mancare il rapporto personale, diretto, tra eletti ed elettori. Diminuendo il numero dei Parlamentari sarebbe reale il rischio di scomparsa per molte culture politiche. Con la riduzione dei collegi, inoltre, verrebbe compromessa l’omogeneità geografica della popolazione elettorale e aumenterebbe la discrezionalità con cui i perimetri dei collegi stessi verranno disegnati. Inoltre, la riforma porterà uno squilibrio di rappresentanza tra le varie Regioni italiane”.

    Secondo il Comitato per il NO il taglio dei parlamentari, da solo, non risolve i problemi della politica italiana e invita quanti vogliano aderire all’organismo, indipendentemente dalla rispettiva cultura politica o appartenenza partitica, ad inviare una e-mail a: controiltagliodelparlamento@gmail.com. Per restare informati sulle attività si può fare riferimento alla pagina Fb “no al referendum sul taglio dei parlamentari”.