CIVITAVECCHIA – L’Ordine dei Giornalisti del Lazio ha chiuso la questione: il giornalista Paolo Gianlorenzo, raggiunto da un esposto del Codacons, ha visto chiudersi il procedimento a suo favore, perché il fatto non sussiste. Lo ha stabilito il primo collegio del consiglio territoriale di disciplina, prendendo in esame la pratica avviata dall’associazione, nella quale il giornalista veniva accusato di aver pubblicato un articolo lo scorso anno citando più volte l’ubicazione della residenza del presidente Codacons Carlo Rienzi, di averlo citato e descritto in maniera sconveniente, di aver accusato Rienzi di aver percorso un tratto di litoranea (Riva dei Tarquini-Marina Velca) superando il limite di velocità con il telefonino in mano per scattare una foto e di non aver pubblicato la rettifica richiesta, relativa all’articolo. Il consiglio di disciplina, dopo aver contestato al giornalista la violazione dell’articolo 2 della Legge 6963, lo ha ascoltato in audizione, nel corso della quale sono emersi particolari importanti. Il giornalista ha spiegato che Rienzi è un personaggio pubblico e di non aver comunque pubblicato l’esatta ubicazione della sua casa. Sui termini sconvenienti utilizzati per descrivere il presidente del Codacons, il giornalista ha chiarito di averli ripresi da precedenti articoli di Dagospia riguardanti proprio Carlo Rienzi. Circa la velocità tenuta sulla litoranea, il giornalista ha dato la sua spiegazione, aggiungendo di non aver mai ricevuto dall’avvocato di Rienzi alcuna richiesta di rettifica all’articolo. Visto il fascicolo degli atti relativi, il primo collegio del consiglio territoriale di disciplina dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio ha deciso di archiviare il procedimento perché il fatto non sussiste.

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