Interrogazione parlamentare del senatore William De Vecchis (Lega) al ministro della Salute Roberto Speranza sulle misure anti covid nel porto di Civitavecchia.
“Come riportato in questi giorni – si legge nell’interrogazione – dalle cronache di alcuni quotidiani nazionali e come rilevato personalmente da alcuni turisti residenti nel Lazio di ritorno dalla Sardegna, al porto di Civitavecchia e sui traghetti di rientro, sembrerebbe pressoché impossibile far osservare i comuni protocolli anticovid, ovverosia quelli della misurazione della temperatura e la somministrazione del tampone”.
De Vecchis sottolinea come nel Lazio si stia registrando un preoccupante “quanto costante incremento del numero dei casi Covid, in particolare molti di importazione, ovverosia da parte di coloro che rientrano nel Lazio dove aver trascorso le vacanze in altre Regioni. Proprio dalla Sardegna, come certificato dagli organismi nazionali preposti, provengono molte persone che risultano poi positive al Covid, ancorché asintomatiche pertanto i controlli quindi traghetti provenienti dalla Sardegna e vieppiù presso il porto di Civitavecchia risultano quantomai necessari ed indispensabili al fine di monitorare ogni possibile situazione di contagio”.
Per il senatore della Lega “non è assolutamente pensabile di abbassare o comunque ridurre il livello di guardia per quanto attiene la scrupolosa osservanza delle norme anti Covid, sia per non vanificare tutti i sacrifici compiuti fino ad oggi, sia per non dover affrontare un dramma sanitario ancora più grave quando nel Lazio riapriranno le scuole”.
De Vecchis si rivolge a Speranza chiedendo “se non ritenga opportuno vigilare circa la scrupolosa osservanza delle misure di contenimento del virus Covid-19 contestuali all’imbarco e allo sbarco dei passeggeri sui traghetti provenienti dalla Sardegna per scongiurare la possibilità che passeggeri postivi al virus possano, anche involontariamente, diffondere il contagio nelle Regioni di residenza al rientro dalle vacanze”.

