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    Cronaca
    15 Ottobre 2020
    Serve il test al bambino di 9 anni per tornare a scuola ma tra malfunzionamenti del sistema per le ricette e rimbalzi tra cup e tenda l’attesa è infinita
    Sei ore per un tampone: brutta avventura per una famiglia
    Frustrazione e rabbia per il papà che alla fine perde le staffe e finisce in pronto soccorso per un malore

    Più di sei ore per un tampone. Brutta disavventura per una famiglia civitavecchiese che, nella necessità di effettuare il test sul figlio di 9 anni, tra attese e malfuzionamenti del sistema si è vista rimbalzare tra cup, medico di famiglia e tenda. «Mio figlio è a casa da cinque giorni per un raffreddore – ha spiegato il civitavecchiese – e il medico mi ha prescritto il tampone per tornare a scuola. Una volta giunti al San Paolo si sono accorti che mancava l’esenzione, da qui non ne è andata una giusta. Sono tornato dal dottore che non è riuscito a fare l’impegnativa elettronica per un malfuzionamento del sistema e mi ha fatto quella cartacea, giunto in ospedale al Cup mi hanno detto che non era valida. Sono tornato dal medico che mi ha fatto un certificato in cui dichiarava l’impossibilità di fare il certificato dematerializzato per un malfuzionamento ma niente, allora ho chiesto l’intervento della Polizia ma dal Cup ci hanno detto di non poter inserire manualmente i dati. Sono nuovamente tornato dal mio medico che mi ha fatto il foglio bianco per pagare il ticket, a questo punto l’unico modo. Poi al Cup mi hanno mandato alla tenda e dalla tenda nuovamente al Cup», il tutto condito da file e attese. All’ennesimo rimbalzo gli animi si riscaldano e l’uomo sbotta accusando poi un malore al punto da essere costretto a recarsi al pronto soccorso. Solo alle 15,30 – dalla mattina – il piccolo di 9 anni è riuscito a fare il tampone.