CIVITAVECCHIA – Giornata nera per Civitavecchia sul fronte covid. Si sono registrati ben 25 nuovi casi tra cui 11 sintomatici e un decesso, si tratta di una donna di 74 anni, ma ci sono anche 14 guariti. Il totale dei positivi attuali, al netto di quelli comunicati da laboratori esterni, è di 193. «I casi sono aumentati di molto – ha spiegato il direttore generale della Asl Roma 4 Giuseppe Quintavalle – e ci aspettiamo che crescano ulteriormente, in parte a causa della diffusione di cluster familiari o di gruppi e in parte per il maggior numero di tamponi che vengono effettuati. Quello che possiamo fare è, innanzitutto, cercare di stare il più possibile a casa. Intanto – rassicura Quintavalle – i controlli stanno aumentando». Il direttore generale tranquillizza anche in merito al rischio zona rossa che, al momento, «è un problema che non riguarda Civitavecchia. Si tratta di zone che si andranno ad istituire in caso di pericolo di propagazione del contagio. Sono ordinanze di carattere sanitario per confinare e contenere il contagio». Intanto tutto il Lazio si sta preparando, anche in vista dell’aumento degli accessi ai pronto soccorso della Regione a causa dell’influenza stagionale, creando posti letto covid dedicati, ce ne saranno circa mille in più e il San Paolo non fa eccezione. «A Civitavecchia – ha detto Quintavalle – abbiamo trovato un compromesso. Ci sono i 13 posti letto di “zona grigia”, i 5 dell’Obi di sub intensiva e da oggi (ieri, ndr) ci sono 30 posti di medicina covid. Inoltre stiamo aumentando i posti non covid a Bracciano. Stiamo anche cercando strutture del territorio per far operare i nostri medici (come nella prima fase, ndr). Ci siamo – ha concluso il dg – ma questo è un problema serio, da non sottovalutare. Se da un lato il San Paolo si sta attrezzando dall’altro è necessario che le persone continuino ad utilizzare le mascherine e a rispettare il distanziamento».


