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    Notizie dalle aziende
    26 Novembre 2020
    Breve guida sul come comprare azioni Mastercard nel 2020

    Oggi in questa agile guida illustreremo il modo migliore per investire in uno dei titolo finanziari più interessanti riguardanti una società che provvede uno dei servizi di maggiore interesse e utilità in questo periodo storico caratterizzato dall’evoluzione tecnologica costante e dai pagamenti istantanei in rete: stiamo parlando ovviamente del gruppo Mastercard, leader del settore delle soluzioni di pagamento digitale.
    In questa sede quindi tratteremo i metodi più efficaci per comprare azioni Mastercard, partendo proprio dalla storia di questo colosso del settore finanziario.

    Mastercard: la storia
    Nonostante la modernità e i costanti aggiornamenti che contraddistinguono il servizio offerto da Mastercard, in realtà questa società nasce nel 1966 grazie a un progetto messo su tra banche internazionali le quali, unendosi tra loro, crearono la Interbank Card Association (ICA). Dopo appena 3 anni, il nome muta e diventa Master Charge, mentre il logo acquisisce la sua iconica coppia di cerchi intrecciati che contraddistinguono il marchio che tutti conosciamo.
    Ma la vera svolta arriva negli anni ’80, quando Master Charge diventa finalmente Mastercard, e la carda ad essa associata diviene il primo prodotto di questo tipo ad includere la cosiddetta tecnologia laser. Eppure, l’evoluzione tecnologica e l’aggiornamento continuo restano un marchio di fabbrica di Mastercard, e nel 2000, quando Mastercad si fonde con Europay International, raggiungendo nuove vette fino ad essere quotata in borsa nel 2006.
    Ma gli acquisti strategici nel settore finanziario non si fermano al fu Europay International. Mastercard infatti comincerà tutta una serie di acquisizioni fondamentali negli anni 2000, che includono tra gli altri:
    – Orbiscom
    – DataCash
    – Travelex e il suo programma Prepaid
    – Trevica
    – Truaxis

    Mastercad: i servizi offerti
    Al momento, i prodotti attualmente offerti dal gruppo Mastercard si possono principalmente dividere così:
    Settore business: si occupa di soluzioni atte a semplificare i pagamenti per le grandi, piccole e medie aziende.
    Comparto Prepagate: si occupa di tutti quei programmi atti a soddisfare diversi tipi di esigenze multiple legate sia agli enti pubblici sia agli enti privati.
    Settore debito: si occupa dell’offerta concessa dai tre grandi marchi facenti parte del gruppo Mastercard, e cioè i marchi Maestro, Mastercard e Cirrus.
    Comparto credito: si occupa dei servizi tradizionali legati alle carte di credito, oltre a tutta una serie di opzioni di tipo esclusivo per i clienti più facoltosi ed esigenti.
    Ma come poter investire quindi, in quanto investitori retail, in questo gruppo a dir poco imponente e inarrestabile, il quale è riuscito a fatturare circa 16,88 miliardi di dollari secondo gli ultimi dati di bilancio disponibili pubblicamente?

    Investire in Mastercard con il trading online
    Al momento, la soluzione più economica per trarre profitto dai guadagni stratosferici incassati dal gruppo Mastercard, pare essere quella di rivolgersi a un broker online autorizzato e utilizzare una piattaforma di trading online ad esso connesso.
    Prima di tutto quindi dovremo selezionare un broker online autorizzato in grado di fornirci tutto ciò di cui abbiamo bisogno per investire, e che sia naturalmente autorizzato ad operare sul territorio in cui ci troviamo. Nel caso dell’Italia, la prima cosa che controlleremo nel momento in cui vogliamo diventare dei trader online, è che il broker a cui ci rivolgiamo sia in possesso dell’autorizzazione CONSOB.
    Attenzione però, perché questa viene spesso accompagnata dalla licenza CySEC, una licenza in grado di farci operare in tutti i territori EU nel pieno della legalità e della tutela delle norme europee. Queste licenze comunque, sono facilmente verificabili grazie ai numeri di licenza mostrati sulle pagine principali dei broker online autorizzati a cui non ci rivolgiamo.
    Una volta controllata questo elemento essenziale quindi, possiamo passare alla scelta del broker online secondo una serie di criteri squisitamente personali, come ad esempio il fatto che questi abbia assunto o meno la famosa politica di zero commissioni (escluso lo spread) per ogni trade effettuato, o l’eventuale possibilità di provare i servizi della piattaforma di trading online tramite un account demo gratuito.

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