Covid, c’è un sommerso di disagi psicologici scatenati dal lockdown
Sanità
16 Gennaio 2021
Sono persone normali e giovani le più colpite. Fondamentale il lavoro dello sportello di ascolto della Asl
Covid, c’è un sommerso di disagi psicologici scatenati dal lockdown

CIVITAVECCHIA – C’è un sommerso di disagio psicologico legato alla pandemia che fa paura: ansia, stress, ipersensibilità ai sintomi, fino ad arrivare a veri e propri disturbi post traumatici da stress. Un’enorme area ancora semi nascosta ma che inizia a venire alla luce.Qui, nella Asl Roma 4, grazie allo sportello psicologico di supporto e al metodo di lavoro certosino delle responsabili del progetto, le psicoterapeute Vincenza Bottoni e Gianna Regoli, è stato possibile tracciare un profilo e iniziare a studiare questo lato della pandemia che tanto fa preoccupare gli esperti.

Il progetto nasce a marzo del 2020 e parte a maggio quando sono state attivate tre linee telefoniche. In questi 8 mesi di lavoro sono state supportate 66 persone, 44 negative e 22 positive al virus. L’età media era di 43 anni e si tratta di persone che hanno un lavoro regolare e che vivono nella famiglia d’origine o in quella acquisita. Il primo dato interessante che emerge è che sono stati prevalentemente i “non malati” a rivolgersi allo sportello.

«Gli utenti – hanno spiegato Regoli e Bottoni – hanno comunicato la comparsa di sintomi come ipersensibilità agli stimoli esterni, difficoltà di concentrazione e nella risoluzione dei problemi, vissuti di ansia e depressione accompagnata da pensieri negativi persistenti e intrusivi e difficoltà nell’addormentarsi e nel mantenere il sonno».

Si tratta di persone prevalentemente consapevoli del disagio che hanno subito una brusca interruzione della routine, uno scossone che ha provocato cambiamenti che hanno portato a perdere le capacità di mettere in atto le abilità personali a causa dell’emergenza, come se le sicurezze di una vita fossero venute meno.Effetti secondari della pandemia che hanno determinato pesanti difficoltà psicologiche fino a provocare brusche interruzioni nella vita privata, lavorativa e sociale. Un problema serio, da non sottovalutare, perché nella maggior parte dei casi le persone sono riuscite, grazie al supporto, a ritrovare la propria stabilità ma 15 sono state inviate ai servizi del territorio. Da qui la necessità di implementare l’attività di supporto psicologico, prima che sia troppo tardi, per prevenire disturbi peggiori. I numeri sono 3452691977 e 3456143980, si verrà sempre richiamati.