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    Amministrazione
    20 Gennaio 2021
    CSP
    Promozioni e verde pubblico, Ugl all’attacco

    CIVITAVECCHIA – “Mentre il Comune rinvia ogni decisione in merito alla ricapitalizzazione, i vertici di Csp trovano il tempo per nuove e ingiustificate promozioni per gli amici degli amici”. La denuncia arriva dall’Ugl che parla di “dipendenti in grado di dare un contributo positivo, sempre più emarginati perché non “rispondono alla politica”, gli altri promossi. Il Sindaco – hanno sottolineato dal sindacato – si è più volte lamentato della presenza di due dirigenti nell’organico di Csp, numero che, per la verità, appare congruo rispetto all’organico di oltre 350 unità: poi, però, lo stesso Sindaco, con tanto di parere scritto, avalla la nomina dei promossi, individuandoli in persone oggettivamente non in possesso dei requisiti minimi richiesti e necessari. La spesa del personale continua a crescere grazie a tali vergognose “promozioni”, mentre cresce anche la discriminazione per i dipendenti che non sopportano più tale modo di fare. Oltre all’aumento dei costi per le “promozioni”, a breve, si potrebbe quindi dover far fronte ad un aumento di spesa per discriminazioni e vessazioni che diventano ogni giorno più evidenti. Insomma caduto l’argine posto dall’assessore Grasso, è iniziato nuovamente “il mercato delle vacche”. Mercato che già sta iniziando a dare il peggio di sé. Come noto, infatti, una parte della maggioranza per aiutare Csp ha preteso di privarla del servizio del verde per affidarlo ai privati. Vista la illogicità evidente della scelta, l’iniziativa è stata al centro di considerevoli critiche che rischiano di aumentare”.

    Come ricorda Ugl l’appalto tolto alla Csp, perché la stessa non in condizioni di eseguirlo, prevedeva  un corrispettivo di circa 720.000 euro. “Se si guarda, però, al Piano triennale 2021-23 – hanno sottolineato –  balza agli occhi come la spesa per il Comune passi da 2,2 milioni di euro (che avrebbe avuto Csp) a circa 2,4 milioni che avranno i privati. Alla faccia del sostegno e del risparmio: se si fosse aumentato il corrispettivo a Csp di 200mila euro, la società comunale avrebbe avuto quel beneficio che la metteva in condizioni di poter svolgere quel servizio, del quale invece adesso godranno i privati, con buona pace dei contribuenti. Il Comune (e la cittadinanza) dovevano risparmiare, invece il servizio costerà più di quello che costava a Csp, azienda comunque pubblica e quindi di proprietà di tutti e non di un privato. Insomma, gli ultimi mesi della gestione della società e dei servizi pubblici appaiono veramente nefasti. Ugl di categoria – hanno concluso – non può più tacere su tali nefandezze e si dissocia formalmente da tale modo di fare che altro non fa che danneggiare la società comunale ed indirettamente i lavoratori ed i cittadini”.