CIVITAVECCHIA – Situazione stabile a Civitavecchia sul fronte covid mentre dalla Regione segnalano un ritardo nella consegna dei vaccini da parte di Pfizer ma a Civitavecchia le seconde dosi sono coperte. Ieri, infatti, dall’assessore alla Sanità regionale Alessio D’Amato è arrivata la notizia: «Abbiamo avuto comunicazione che le consegne previste per oggi (ieri, ndr) del vaccino Pfizer pari a 32.760 dosi sono slittate alla giornata di domani (oggi, ndr). Verificheremo attentamente se verranno consegnate, ma questa modalità a singhiozzo crea numerosi problemi organizzativi a tutto il sistema». Una situazione che preoccupa anche se il direttore generale della Asl Roma 4 Giuseppe Quintavalle è stato lungimirante. «Per evitare ogni problema – ha detto – ho dato indicazione di passare ai richiami, che sono già iniziati, e di inserire pochi nuovi in attesa dell’apertura dell’agenda prevista per il 25 alle 14. Su questo siamo tranquilli. Per quanto riguarda i dati fortunatamente restano abbastanza contenuti». Per quanto riguarda le vaccinazioni agli ultra ottantenni da lunedì sarà possibile prenotare per gli utenti ultra ottantenni autosufficienti sul portale Salute Lazio – prenota Vaccino Covid. La Asl Roma 4 ha messo a disposizione in questa prima fase i seguenti tre punti vaccinali: container ospedale San Paolo Civitavecchia, container ospedale Padre Pio Bracciano e struttura Croce Rossa di Santa Severa. A Civitavecchia e Bracciano sarà possibile vaccinare 150 persone al giorno, mentre 100 saranno possibili a Santa Severa per un totale di 400 utenti al giorno. Dal 1° febbraio saranno aperti altri punti vaccinali nel territorio della Asl Roma 4. «Presumibilmente – spiegano dall’azienda sanitaria locale – dal 1° febbraio gli utenti sopra gli 80 anni potranno anche avvalersi della vaccinazione tramite il proprio medico di base che abbia aderito alla manifestazione di interesse indetta dalla regione». Nel caso in cui non lo abbia fatto sarà proprio il medico a segnalare al direttore di distretto competente la necessità di vaccinare il proprio assistito non autosufficiente e la Asl procederà alla vaccinazione a domicilio tramite l’Uscar o le squadre mobili della Asl che si recheranno a casa del paziente.

