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    Cronaca
    20 Gennaio 2021
    L'inchiesta, nata dalle denunce incrociate tra l'artigiano, l'ex assessore e alcuni membri della famiglia Battilocchio, ha coinvolto anche tre carabinieri
    Veleni a Tolfa, chiesto il giudizio per Vannicola. Nessun commento da Dionisi e gli altri indagati
    In silenzio l'avvocato Perfetti. Parla solo il suo collega Chiocca: "Ci prepariamo per l'udienza preliminare di maggio"

    CIVITAVECCHIA – Il pm Alessandro Gentile ha chiesto il rinvio a giudizio per Davide Vannicola per diffamazione nei confronti della famiglia Battilocchio. Lo conferma il legale dell’artigiano, avvocato Antonio Chiocca, chiarendo come per il suo assistito la procura abbia formalizzato la richiesta di rinvio a giudizio, con l’udienza preliminare che si terrà a maggio prossimo. «Ci prepariamo per quella data, rispondendo di presunta diffamazione» ha confermato.

    Al momento di procedere con la richiesta nei confronti dell’artigiano, il magistrato aveva stralciato le posizioni delle altre 4 persone coinvolte tra denunce controdenunce, aprendo un fascicolo su Cristiano Dionisi, Augusto e Daniele Battilocchio, con le ipotesi di reato di calunnia per tutti e tre e di molestia alla persona per i primi due, e Assuntina Antonacci per diffamazione. Allo stesso tempo il dottor Gentile aveva indagato per falso ideologico e favoreggiamento tre carabinieri della caserma di Tolfa.

    Nessuno commenta. Dopo la notizia di ieri, nessuna dichiarazione ufficiale da parte di Cristiano Dionisi e della famiglia Battilocchio. L’ex assessore, già contattato prima della pubblicazione dell’articolo precedente, anche oggi si è limitato a lasciare intendere di ritenersi parte lesa e di trovarsi di fronte ad un procedimento “già superato”. Non ha però voluto commentare o rilasciare chiarimenti, neanche attraverso l’avvocato Marco Perfetti, che difende anche gli altri due indagati della famiglia e che non ha rilasciato dichiarazioni.

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