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    Scuola e Università
    24 Gennaio 2021
    AgrOlimpiadi, ecco tutti i vincitori

    TARQUINIA – Si sono concluse ieri mattina le AgrOlimpiadi, i giochi agrari dell’IISS “Vincenzo Cardarelli” di Tarquinia. Il comitato tecnico dei giochi, composto dai docenti Alessandra Barcaroli, Barbara Bartolacci, Gloria Bicocchi, Flora Breccia, Tiziana Civitelli, Luca Di Carlo, Graziano Mazzapicchio e Consuelo Sensi, ha assegnato i premi per le due categorie dei giochi: AgriPack, rivolto agli studenti delle classi prime e seconde della scuola secondaria di primo grado, e AgriQuiz, riservato agli allievi delle classi terze. Vince il primo premio della sezione AgriPack Tommaso, dell’istituto comprensivo “Scriattoli” di Vetralla, con il suo packaging per il vino “Inferno”; si aggiudica il secondo posto nella medesima categoria Pierluigi, proveniente dall’istituto comprensivo di Tolfa, che ha realizzato l’imballaggio per il vino “Essenza Etrusca”; il terzo premio va invece a Susanna, dell’istituto comprensivo “Ettore Sacconi” di Tarquinia, che ha ideato la confezione del vino “Autunno”. Per la categoria Agriquiz, i Castellesi, gruppo composto da Matteo, Michele e Riccardo dell’istituto comprensivo “Stradella” di Nepi, hanno sbaragliato gli avversari, aggiudicandosi il primo premio. Si sono classificati rispettivamente secondi e terzi il Corpo di Ricerca, di Stefan, Alessia e Miriam, studenti dell’istituto Sacconi di Tarquinia e il team de I D.N.A., costituito da Giuseppe, Federica e Cristian, dell’istituto comprensivo di Tolfa. «A tutti loro – afferma la dirigente scolastica Laura Piroli – facciamo i nostri complimenti per la vittoria. I giovani studenti hanno saputo apprezzare questa nostra novità, hanno deciso di raccogliere la sfida rappresentata dalle AgrOlimpiadi, un esperimento nuovo, visto che siamo solo alla prima edizione. Tutto ciò è sorprendente se consideriamo i tempi in cui viviamo, carichi di incertezza, autentiche eternità fatte di attesa. Siamo infatti sempre in attesa che si possa tornare a vivere una vita normale. Eppure l’attesa, che tanto ci disturba e ci annoia, può essere anche un’arte, e come tutte le arti va nutrita e curata. Che cos’è l’attesa? L’attesa è quel tempo fuori dal tempo che, se ben usato, ci permette di pensare, di dare un senso a ciò che ci accade in un mondo a volte frenetico». «È ciò che ci apre nuove prospettive e ci consente di crescere, proprio come un seme che nella terra pian piano si trasforma in piantina e poi in albero – continua Laura Piroli – Al Cardarelli diciamo sempre ai nostri studenti che l’agricoltore è un artigiano e la sua arte è quella di saper attendere. Un pensiero e un invito particolarmente adatto alla nostra iniziativa delle AgrOlimpiadi, perché parla di un rapporto con la terra fatto di rispetto e gratitudine, ossia gli stessi valori che sono alla base della nostra iniziativa. Bisogna dunque avere pazienza. Ecco quindi un’altra lezione che ci viene dalla Natura e dall’Agricoltura: ogni cosa ha i suoi ritmi che non devono essere forzati. L’importante è essere pronti quando i tempi sono maturi. L’attesa va coltivata, come i campi, per coglierne poi i frutti migliori».