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    Notizie dalle aziende
    26 Gennaio 2021
    Google multato dall’ADM

    Anche un colosso mondiale come Google è finito nell’occhio del ciclone. Il motivo? Google Inc è stata multata per aver promosso i casinò online esteri che accettano italiani attraverso il sistema Google Ads. In soldoni tale fatto è costato al motore di ricerca ben 100mila euro, per non aver rispettato le normative italiane sul gioco a distanza.

    Il fatto risale al novembre 2019, quando attraverso una semplice ricerca della parola “casino online” appariva tra le soluzioni un sito che è stato qualificato come annuncio. Il messaggio invitava i giocatori a iscriversi sul casinò per sfruttare fino a 400 giochi. All’interno del portale venivano elencate diverse piattaforme non autorizzate in Italia, scelta che andava in contrasto con quanto previsto nel Decreto dignità del 2018. Come citato nell’art.9 vige il divieto di qualsiasi forma di pubblicità sulle scommesse e giochi a distanza che prevedono vincite in denaro. E così Google Ireland Limited, che si occupa di Google Ads, si è presa una bella sanzione da AGCOM.

    Le colpe di Google
    C’è stato poco da fare per Google, che ha dovuto rinunciare a difendersi dalle accuse, pur avendo spiegato che Ads altro non è che un servizio di hosting. Per l’AGCOM però il servizio offerto non si limita solo a offrire uno spazio sul web per gli annunci, ma può chiaramente migliorarne il posizionamento nella ricerca di precise parole chiave suggerite a un’inserzionista.

    La colpa sta proprio nella diffusione di un messaggio verso siti e destinatari su ampia scala e per questo Google non può lavarsene le mani alzando le spalle al cielo. E’ stato così richiesto maggior controllo per riuscire ad agire attivamente sui contenuti e sull’inserimento di parole chiave che secondo le norme devono essere vietate. Ciò richiede la segnalazione di “casino online” per bloccare così la pubblicazione di annunci in futuro.

    AGCOM ha spiegato che la colpa di Google è da considerarsi altissima poiché, anche se è stato un episodio isolato, ha violato una normativa che è stata introdotta per tutelare i giocatori e prevenire la dipendenza dal gioco d’azzardo. Va anche detto che questa non è sicuramente la prima volta che la “Grande G” si fa notare per la cattiva condotta in fase di vendita di spazi pubblicitari. In base a quanto riportato da diversi quotidiani anche negli Stati Uniti sono state registrate attività simili che potrebbero costare caro ai piani alti di Mountain View.

    Che cosa dice il Decreto Dignità
    Come voluto dal Ministro degli esteri Luigi di Maio con questo decreto l’Italia si poneva il problema di prevenire e limitare la ludopatia. Per farlo è stata resa illecita ogni pubblicità, diretta o indiretta, relativa alle piattaforme di gioco a distanza, scommesse e tutte le attività che prevedono vincite in denaro. Le promozioni sono quindi vietate attraverso qualsiasi mezzo di comunicazione, dai social al web, passando per radio e tv.

    Ecco perché Google avrebbe quindi peccato di leggerezza, tanto da dover rivedere le sue linee operative. Ciò potrebbe portare alla censura su larga scala, così da continuare a impedire alle piattaforma di apparire nei risultati di ricerca. Ma tale atteggiamento non può impedire agli operatori autorizzati di offrire i loro servizi, soprattutto in seguito all’ottenimento di una licenza ADM valida. Insomma in mezzo a questo mare burrascoso c’è ancora molto da chiarire e tanto da fare per eliminare dubbi e controversie.

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