Sciopero a Torre nord: adesione all’85%
Cronaca
11 Febbraio 2021
Sciopero a Torre nord: adesione all’85%
Grande partecipazione ieri all'iniziativa di protesta organizzata da Usb Lavoro Privato e Fiom Cgil

CIVITAVECCHIA – Grande partecipazione allo sciopero di ieri dei metalmeccanici Tvn, con l’adesione che si è attestata attorno all’85%. Una percentuale molto alta se si considera il periodo in cui è stata organizzata la protesta da parte di Fiom Cgil e Usb Lavoro Privato. “Grazie ai tanti che oggi hanno scioperato dimostrando che non saranno certo 40 giorni di picco lavorativo in fermata a farci dimenticare che ancora non c’è risposta al futuro dei metalmeccanici – ha infatti spiegato il segretario della Fiom Giuseppe Casafina – Enel deve fare la sua parte rimboccandosi le maniche per garantire una prospettiva stabile ai tanti lavoratori che hanno fatto le sue fortune costruendo e manutenendo la centrale. La transizione energetica non è di sua proprietà, perché si parla del futuro di tutti, deve essere guidata dalle Istituzioni e condivisa con parti sociali e territorio. Noi diciamo che a Civitavecchia ci sono le condizioni e anche le mansioni professionali per sviluppare la filiera di un’industria sostenibile. Grazie anche a chi è venuto a portare sostegno, il Sindaco di Civitavecchia, il Segretario del Pd Civitavecchia, il Comitato Sole, Potere al Popolo e Rifondazione Comunista sperando di non aver dimenticato nessuno. Siamo nel giusto e andremo avanti”.

Come ricordato da Roberto Bonomi della Usb la centrale è in declino produttivo. “Dal prossimo anni taglio di almeno 20% degli appalti. È un momento storico importante – ha sottolineato – ci sono filiere industriali in Italia che si stanno convertendo. Enel da altre parti fa cose diverse rispetto al termoelettrico: qualcosa si sta muovendo e sviluppando in altri settori, Enel stessa investe green in tutto il mondo. Anche a Civitavecchia dia compensazioni necessarie per assorbire la manodopera che con il declino delle centrali non avrà più lavoro”.

Gli stessi sindacati hanno quindi chiesto ad Enel di farsi parte attiva e concreta, andando a ricollocare i metalmeccanici in un futuro lavorativo sul territorio. Garanzie in una prospettiva di riconversione ribadita anche dal sindaco Tedesco, presente al presidio della mattina, che ha quindi confermato l’impegno a promuovere un’iniziativa, a breve, proprio per cercare di traghettare il territorio in maniera unitaria verso un dopo carbone che sia rispondente alle esigenze e alle aspettative del territorio.

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