Verde pubblico, minoranza all’attacco: ”Ditte civitavecchiesi tagliate fuori”
Politica
19 Febbraio 2021
Verde pubblico, minoranza all’attacco: ”Ditte civitavecchiesi tagliate fuori”

CIVITAVECCHIA – La minoranza del consiglio comunale fa quadrato, ad esclusione di Vittorio Petrelli, e interviene sulla vicenda “verde pubblico” evidenziando il fatto che le imprese di Civitavecchia siano state tagliate fuori dall’affidamento diretto dei 190mila euro.

“Il comune di Civitavecchia – spiegano De Angelis, Di Gennaro, Piendibene, Scilipoti, Tarantino – ha recentemente espletato una procedura negoziata per l’affidamento diretto di 190mila euro di manutenzioni del verde pubblico cittadino, in attesa della definizione della gara molto più cospicua, soggetta alla normativa europea in materia di procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici, da 2,2 milioni per 3 anni che speriamo almeno possa dare un ristoro sul piano occupazionale anche a chi aspetta risposte da anni. L’amministrazione Tedesco ha fatto questa scelta nonostante la nostra ferma opposizione in Consiglio. Contrarietà motivata dalla convinzione che questo servizio sarebbe dovuto rimanere all’interno della nostra municipalizzata a fronte di un importo inferiore e nella necessità di occupare al meglio la forza lavoro presente in Csp”.

La minoranza spiega che se una qualsiasi azienda ha problemi di bilancio può risolverli con un ampliamento dei servizi da svolgere e con il conseguente aumento del fatturato, “certamente – continuano  – non con un processo inverso. Tornando alla procedura negoziata per l’affidamento diretto di 190mila euro, il comune di Civitavecchia ha invitato 5 ditte presenti sulla piattaforma del MePA: tre di Roma, una di Fiumicino e una di Pomezia. Il MePA è il mercato elettronico della pubblica amministrazione ed ha la funzione di consentire appunto alle PA ogni tipo di acquisto in rete. In sostanza il MePA è un luogo virtuale dove la domanda della pubblica amministrazione e l’offerta delle imprese si incontrano. Uno strumento digitale attraverso il quale le pubblica amministrazione possono acquistare beni e servizi offerti da fornitori abilitati, per importi inferiori alla soglia comunitaria prevista di 207mila euro. Sulla piattaforma del MePA sono ovviamente presenti diverse imprese di Civitavecchia in possesso delle certificazioni previste per attività di manutenzione del verde e dunque assolutamente abilitate a poter svolgere i servizi oggetto dell’affidamento. Ebbene, oltre al danno la beffa, nessuna di queste imprese è stata invitata alla procedura negoziata e dunque oltre ad aver sottratto a Csp un servizio molto remunerativo possiamo affermare che la città non avrà nemmeno la ricaduta delle risorse economiche su imprese del nostro comune in quanto i 190mila sono andati ad appannaggio di ditte esterne.  Risorse – concludono duri De Angelis, Di Gennaro, Piendibene, Scilipoti, Tarantino – economiche, lo ricordiamo, che sono disponibili grazie ai contribuenti di Civitavecchia”.