TARQUINIA – Sei mesi di tempo per presentare le controdeduzioni sul deposito nazionale di scorie nucleari. La decisione è stata presa sabato dalla Commissione bilancio a seguito di un emendamento a prima firma Leu e M5S, approvato durante la discussione del decreto Milleproroghe.
Si agevola quindi il lavoro di Comuni e associazioni interessati dalla carta Sogin che ha individuato tra i 67 siti italiani considerati idonei, ben 22 aree nella Tuscia, con Tarquinia e Montalto che presentano tra le maggiori concentrazioni.
Ad annunciare la novità è stato il deputato di Fratelli d’Italia Mauro Rotelli: : “In commissione bilancio, durante la discussione degli emendamenti al mille proroghe è stato approvato l’emendamento Fornaro, che rinvia di 180 giorni la presentazione delle controdeduzioni al piano per il deposito nazionale delle scorie nucleari. Non è l’emendamento di Fdi, che prevedeva l’inizio dei 60 giorni dalla fine dello stato di emergenza, ma è comunque una prima risposta alle esigenze dei comuni e dei territori che ora hanno purtroppo molto altro a cui pensare ed in più dovrebbero difendersi dalle scorie”.
«E’ passato un emendamento sostenuto da tutte le forze della maggioranza, a prima firma Fornaro (Leu) e Vianello (M5S) – ha spiegato inoltre il deputato del M5S Gabriele Lorenzoni – fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle, grazie al quale i Comuni avranno più tempo per fare le loro osservazioni sulla mappa delle aree potenzialmente idonee per ospitare il deposito nazionale delle scorie radioattive e il parco tecnologico da realizzare accanto ad esso. Ssono disponibili sei mesi per il periodo di consultazione, anziché due. Il seminario nazionale, propedeutico all’adozione della nuova carta – conclude Lorenzoni – si svolgerà invece dopo otto mesi, anziché quattro».
Intanto i consigli comunali di Tarquinia e Montalto ma anche di Viterbo e degli altri comuni della Tuscia hanno espresso ferma contrarietà al piano.

