Scorie nucleari, sei mesi di tempo per presentare le controdeduzioni  contro il deposito nazionale nella Tuscia
Cronaca, Energia e ambiente
23 Febbraio 2021
scorie nucleari Decisione della commissione Bilancio durante la discussione del decreto Milleproroghe
Scorie nucleari, sei mesi di tempo per presentare le controdeduzioni contro il deposito nazionale nella Tuscia

TARQUINIA – Sei mesi di tempo per presentare le controdeduzioni sul deposito nazionale di scorie nucleari. La decisione è stata presa sabato dalla Commissione bilancio a seguito di un emendamento a prima firma Leu e M5S, approvato durante la discussione del decreto Milleproroghe.

Si agevola quindi il lavoro di Comuni e associazioni interessati dalla carta Sogin che ha individuato tra i 67 siti italiani considerati idonei, ben 22 aree nella Tuscia, con Tarquinia e Montalto che presentano tra le maggiori concentrazioni.

Ad annunciare la novità è stato il deputato di Fratelli d’Italia Mauro Rotelli: : “In commissione bilancio, durante la discussione degli emendamenti al mille proroghe è stato approvato l’emendamento Fornaro, che rinvia di 180 giorni la presentazione delle controdeduzioni al piano per il deposito nazionale delle scorie nucleari. Non è l’emendamento di Fdi, che prevedeva l’inizio dei 60 giorni dalla fine dello stato di emergenza, ma è comunque una prima risposta alle esigenze dei comuni e dei territori che ora hanno purtroppo molto altro a cui pensare ed in più dovrebbero difendersi dalle scorie”.

«E’ passato un emendamento sostenuto da tutte le forze della maggioranza, a prima firma Fornaro (Leu) e Vianello (M5S) – ha spiegato inoltre il deputato del M5S Gabriele Lorenzoni – fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle, grazie al quale i Comuni avranno più tempo per fare le loro osservazioni sulla mappa delle aree potenzialmente idonee per ospitare il deposito nazionale delle scorie radioattive e il parco tecnologico da realizzare accanto ad esso. Ssono disponibili sei mesi per il periodo di consultazione, anziché due. Il seminario nazionale, propedeutico all’adozione della nuova carta – conclude Lorenzoni – si svolgerà invece dopo otto mesi, anziché quattro».

Intanto i consigli comunali di Tarquinia e Montalto ma anche di Viterbo e degli altri comuni della Tuscia hanno espresso ferma contrarietà al piano.