CIVITAVECCHIA – Resta in bilico la situazione in città con la Asl Roma 4 che invita a mantenere alta la guardia, specialmente durante i fine settimana.
I positivi totali in città attualmente sono 175. Per quanto riguarda invece il cluster legato al My lord non sembrano esserci novità sostanziali. «Il dipartimento di prevenzione – ha detto Quintavalle – ha fatto fare i tamponi e lavorato sul contact tracing, ora bisogna attendere i risultati». Nei giorni scorsi erano 17 i positivi collegati al locale e 200 circa le persone in isolamento. Va comunque sottolineato che è stato proprio lo staff del locale a comunicare la positività di tre collaboratori invitando gli avventori a segnalare la propria situazione alla Asl Roma 4. Decine e decine di chiamate sono arrivate ai centralini dell’azienda sanitaria locale.Suscita qualche perplessità l’ordinanza arrivata a locale chiuso. Inizialmente, infatti, era stato proprio il titolare del noto locale del Ghetto ad abbassare le serrande e, a quanto pare, mercoledì aveva fatto sanificare il locale inviando poi una pec a Comune e Asl per chiedere modalità e condizioni per la riapertura. A quanto pare il titolare sarebbe stato rassicurato sull’assenza di un atto ufficiale e avrebbe cominciato a cercare dei sostituti per i collaboratori malati. Poi i numeri della Asl evenerdì l’ordinanza di chiusura per un locale che comunque era già chiuso. Nei giorni scorsi anche la nota dell’associazione Civitavecchia c’è che ha più volte segnalato gli assembramenti venendo ignorata. A quanto pare, inoltre, diversi membri della maggioranza, tra cui il Sindaco, avrebbero frequentato il locale nello scorso fine settimana e si sarebbero poi sottoposti solo a tampone rapido. Situazioni da attenzionare perché mettono a rischio il grande lavoro che il sistema sanitario sta svolgendo. Lunedì, infatti, parte la campagna vaccinale in studio dai medici di medicina generale. «Abbiamo avuto – ha spiegato il direttore generale della Asl Roma 4 Giuseppe Quintavalle – un’adesione pari al 50% da parte dei medici e mi auguro che salga ancora. Partiremo con un numero di dosi per tarare il sistema, saremo noi a distribuirle alle Ucp». Come spiegato nei giorni scorsi saranno circa 20 le dosi, tra Pfizer e Astrazeneca, per medico.Una fase iniziale per aggiustare il tiro e testare il sistema. «Ora -ha continuato Quintavalle -dobbiamo superare questo momento difficile dovuto alla riduzione della fornitura dei vaccini, con una distribuzione ridotta del 40% circa.

