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    Sanità
    16 Marzo 2021
    Matera: ''Stiamo avvisando gli utenti programmati, restiamo in attesa di ulteriori comunicazioni''
    Asl Roma 4, sospeso l’Astrazeneca: prenotazioni e somministrazioni bloccate
    Sequestrato il lotto legato ai fatti del Piemonte

    CIVITAVECCHIA – L’Aifa, ieri, ha sospeso la somministrazione del vaccino Astrazeneca in via precauzionale su tutto il territorio nazionale.

    Scontento l’assessore alla Sanità regionale Alessio D’Amato che ha dichiarato: «Auspichiamo una rapida ed inequivocabile definizione da parte di Aifa, altrimenti questo potrebbe rappresentare un danno enorme ed irrecuperabile alla campagna vaccinale in corso». Sono state bloccate tutte le prenotazioni fino a nuova indicazione e coloro che si sono già prenotati verranno riprogrammati dopo gli approfondimenti dell’Aifa.

    Una sospensione che ha, ovviamente, delle ripercussioni anche a Civitavecchia perché comporta «il fermo – ha spiegato il direttore generale della Asl Roma 4 Carmela Matera – delle attività vaccinali prenotate, in attesa di avere ulteriori comunicazioni. Sicuramente – ha continuato – ci sarà un ritardo nel portare avanti le vaccinazioni perché era stata fatta una programmazione strutturata sia su Pfizer che su Astrazeneca ma se l’Aifa ritiene di dover fare degli accertamenti avrà le sue motivazioni a cui ci adeguiamo. Stiamo chiamando i prenotati per comunicare la sospensione e abbiamo messo in attesa i medici di medicina generale».Intanto, sempre ieri, alla luce del sequestro in via cautelativa del lotto ABV5811 ordinato dalla Procura di Biella, i Nas «ci hanno chiesto – ha detto Matera – di ritirare il lotto». Comunque le forniture dei vaccini scarseggiano.

    Intanto ieri a Civitavecchia si sono registrati quattro nuovi casi e tredici guariti che portano i positivi attuali in città, al netto degli aggiornamenti dai laboratori esterni, a 215.

    Numeri per ora sotto controllo anche se l’azienda sanitaria locale è pronta, in caso di necessità a riaprire il reparto covid dedicato al San Paolo.«I piani e i percorsi sono già pronti – ha detto il direttore sanitario del Polo ospedaliero Antonio Carbone – e il termometro dell’emergenza sarà il Pronto soccorso. Per ora c’è ancora ricettività nelle strutture romane e intanto continuano ad arrivare pazienti non covid per cui servono posti letto. Noi siamo pronti in caso di necessità o di indicazioni regionali»