TARQUINIA – Una organizzazione di produttori per il rilancio del carciofo romanesco del Lazio Igp attraverso un’azione diretta sul consumatore. E’ quanto previsto da un’ iniziativa che vede impegnato il Consorzio di tutela per il prodotto riconosciuto Igp nel 2002 e che viene coltivato nei territori di Montalto di Castro, Canino, Tarquinia (provincia di Viterbo), Allumiere, Tolfa, Civitavecchia, Santa Marinella, Campagnano, Cerveteri, Ladispoli, Fiumicino, Roma, Lariano (Roma), Sezze, Priverno, Sermoneta, Pontinia (Latina).
Dal punto di vista produttivo l’organizzazione dei produttori Agrinsieme produce circa il 90% del carciofo romanesco del Lazio Igp: solo nel 2020 ha prodotto quasi 1.300.000 carciofi certificati.
Tra gli aderenti all’organizzazione anche la cooperativa Agorà. “Vogliamo-afferma Giovanni Ricci, presidente della Cooperativa Agricola Agorà- raccontare il prodotto direttamente al consumatore, anche se la pandemia sta rendendo difficile questa azione. Noi comunque non demordiamo: nell’attesa che la situazione migliori, ci stiamo inventando altre soluzioni”.

