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    Cronaca
    22 Marzo 2021
    L'assessore ai Lavori Pubblici: ''Anche a prescindere da quanto sta emergendo, avevo già chiesto la sostituzione della stazione appaltante, troppo lenta''
    Appalti delle strade, avvenuta anche l’aggiudicazione definitiva. De Paolis: ”Attendiamo gli atti per valutare la revoca in autotutela”
    Confermate le prime indiscrezioni: le imprese invitate sono le stesse 10 per ciascuna gara. Altro aspetto "singolare": i due vincitori, con il 4% di ribasso, hanno ricevuto lo stesso giorno entrambi gli inviti, ma hanno presentato l'offerta per un solo lotto di lavori

    CIVITAVECCHIA – I documenti sui due affidamenti per l’asfaltatura delle strade periferiche ancora non sono stati trasmessi al Comune dalla stazione appaltante, che però in compenso ha proceduto alla definitiva aggiudicazione dei due affidamenti per complessivi 2 milioni di euro lordi.

    Ieri infatti la Confservizi Lazio ieri ha comunicato al Pincio di aver aggiudicato definitivamente le due gare, come reso noto dall’assessore Sandro De Paolis. «Attendiamo la documentazione ufficiale per valutare come procedere – ha aggiunto De Paolis, confermando di aver fatto richiedere agli uffici la trasmissione di tutti gli atti di gara – ma in ogni caso, anche a prescindere dalla regolarità o meno di questi affidamenti, avvieremo il procedimento per la sostituzione della stazione appaltante. Non è possibile che si trasmettano i documenti per istruire una gara a ottobre e a fine marzo ancora la procedura non sia conclusa. Siamo usciti dalla Sua di Città metropolitana a causa dei tempi troppo lunghi, ma non mi pare che le cose siano migliorate».

    «Attendiamo i riscontri, ma da questi primi dati in nostro possesso mi pare che ci siano gli estremi per una revoca in autotutela dei due affidamenti. Però, ripeto, attendiamo di avere la documentazione completa a nostra disposizione, in modo che poi l’amministrazione compia tutti i passi che saranno ritenuti opportuni e necessari».

    L’assessore sembra dunque essere d’accordo con la richiesta preannunciata dalla capogruppo della Svolta Fabiana Attig, che nel presentare richiesta di accesso agli atti aveva anche anticipato di voler chiedere, nel caso in cui fosse stato confermato quanto anticipato da Civonline.it, l’immediata sostituzione della stazione appaltante e la trasmissione di tutti gli atti in Procura. «Concordo – dice ancora De Paolis – ma posso assicurare che sto attenzionando da oltre un mese questa questione, portata all’attenzione dell’opinione pubblica dalla stampa negli ultimi giorni, e da oltre un mese per quanto mi riguarda ho deciso di porre all’attenzione dell’amministrazione la sostituzione della stazione appaltante, a prescindere dall’esito di queste due gare».

    Nel frattempo, dall’esame della documentazione, che è comunque pubblica, emergono ulteriori aspetti a dir poco singolari e da approfondire. A partire dal capire chi abbia materialmente scelto le ditte da invitare e su che base. Non si può non rilevare infatti come lo stesso giorno, per due affidamenti distinti da diverse centinaia di migliaia di euro ciascuno, a distanza di pochi minuti l’uno dall’altro siano partiti due blocchi da dieci inviti ciascuno, in cui 5 imprese sono le stesse per entrambe le procedure (Ipomagi srl, S.N. Costruzioni srl, Ridolfi Idio & figli srl, Cesa srl, Cosar srl) e altre da una parte risultino come Costruzioni Conglomerati ed Affini srl, Gi.Fe. Costruzioni srl, Mario Cipriani srl, Granulati Montefalcone srl e Ocima srl e dall’altra come CCA srl, GFC srl, MC srl, GM srl, con la decima impresa (la Ocima srl) non riportata nell’elenco per un refuso che ha portato a scrivere due volte la MC srl.

    Alcuni nomi sono scritti da una parte per esteso e da una parte in sigla, ma le aziende sono le stesse, come dimostrano gli elenchi completi con i codici fiscali.

    Una evidente irregolarità, appesantita da altri due aspetti non secondari: la mancata risposta in entrambi i casi di 9 imprese invitate su 10, con i vincitori che in tutte e due gli affidamenti hanno offerto un ribasso di appena il 4% e – ultimo particolare di non poco conto – il fatto che le uniche due ditte che si sono presentate (la Cesa srl in un affidamento e la S.N.Costruzioni srl nell’altro) pur essendo state invitate ad entrambe le procedure, hanno partecipato a una sola gara ciascuna, presentando offerta in un caso per le strade di San Liborio, De Sanctis e Campo dell’Oro, ma non per San Gordiano e Boccelle e viceversa nell’altro caso. Come si spiega un simile comportamento ? E più in generale come si spiegano gli inviti fatti nel modo sopra descritto, senza tenere in alcun conto il principio di rotazione delle aziende, e – peraltro – senza invitare neppure una impresa di Civitavecchia tra quelle comunque iscritte e in possesso dei requisiti richiesti? Sarà interessante avere, nelle sedi opportune, le risposte a queste ed altre domande che è inevitabile porsi, essendoci in questo caso in ballo circa 2 milioni di euro di denaro pubblico. E le stesse verifiche, come richiesto dalla capogruppo della Svolta Fabiana Attig, andrebbero estese anche agli altri appalti i cui procedimenti sono stati affidati dal Comune di Civitavecchia alla Conferservizi Lazio, che sempre per conto del Pincio avrebbe dovuto provvedere alla selezione per il maxi concorso comunale, ancora oggi sospeso a causa del Covid, e che dovrà occuparsi anche della gara da oltre 2 milioni di euro per il verde pubblico, retrocesso al Pincio da Csp.