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    Amministrazione, Cronaca
    24 Marzo 2021
    La stazione appaltante interviene chiarendo quali servizi abbia svolto per il Pincio in occasione delle due procedure sotto la lente
    Appalti e asfalti, Confservizi Lazio: ”Massima trasparenza nelle procedure. Il Comune attraverso il Rup sapeva tutto”
    L'associazione riferendosi a De Paolis si chiede come mai un assessore entri direttamente in questioni tecnico-amministrative e ciò rientri legittimamente tra le deleghe assessorili

    CIVITAVECCHIA – Sui due appalti sugli asfalti di periferia interviene la stazione appaltante Confservizi Lazio.

    “Le procedure di gara sono state eseguite dalla Stazione Unica Appaltante con la massima trasparenza e nel rispetto assoluto della normativa e delle procedure dettate dal Codice degli Appalti”. È quanto dichiara in una nota Confservizi Lazio in merito allo svolgimento delle due procedure di gara per la messa in sicurezza delle strade aree periferiche- San Liborio, Via De Santis, Campo dell’Oro e San Gordiano e Boccelle specificando di aver svolto i seguenti compiti. “Supporto al Responsabile Unico del Procedimento, l’architetto Antony Marcello Scalise, dipendente comunale, nominato direttamente dal Comune di Civitavecchia – spiegano – revisione amministrativa dei documenti della procedura di gara redatti e trasmessi alla SUA dagli Uffici tecnici del Comune di Civitavecchia, la gestione tecnico-amministrativa della procedura di gara attraverso il sistema di una piattaforma di e-procurement, il supporto al Rup nello svolgimento delle attività di gara, la verifica, per conto del Comune di Civitavecchia, del possesso dei requisiti da parte degli Operatori Economici, la determina di proposta di aggiudicazione provvisoria comunicata al Rup e agli Uffici Tecnici comunali per i successivi adempimenti di rito tra cui l’aggiudicazione definitiva della gara e la stipula contrattuale di competenza esclusiva del Rup. Al termine delle gare de quibus, tutta la documentazione, nelle varie fasi del procedimento, è stata regolarmente trasmessa al Rup e agli Uffici Tecnici comunali con nostre comunicazioni del 20 gennaio, 16 febbraio, 24 febbraio, 3 marzo, 8 marzo, 18 e 22 marzo 2021 e, allo stato, non sono pervenute da parte del Comune di Civitavecchia ulteriori richieste documentali non soddisfatte”.
    Conferservizi va oltre ed evidenzia che il “rup Scalise, ha, ovviamente, sempre partecipato alle sessioni di gara senza eccepire alcuna irregolarità e ha sempre accesso alla piattaforma telematica in quanto, come già sottolineato, è l’unico soggetto – aggiungono – legittimato e autorizzato ad assumere ogni decisione in merito a tutta la procedura di gara, in virtù ed esecuzione di quanto disposto dall’art.31 del D. Lgs. 50/2016”.

    Sostanzialmente, la stazione appaltante afferma che il responsabile del procedimento, l’architetto del Comune Antony Scalise, abbia partecipato a tutte le fasi delle procedure di gara e che quindi il Comune fosse a conoscenza di ogni aspetto delle gare, senza mai aver eccepito alcuna possibile irregolarità. Inoltre, da Confervizi Lazio parte anche una stoccata all’assessore Sandro De Paolis, che nei giorni scorsi aveva detto che l’amministrazione avrebbe atteso la documentazione richiesta dagli uffici per poi valutare la decisione da prendere sui due affidamenti ma che “a prescindere da questa vicenda delle procedure sui lavori per le strade, l’indirizzo era già di cambiare stazione appaltante per i tempi troppo lunghi nell’istruzione delle gare”.

    “Per mero tuziorismo,  – concludono da Confservizi Lazio – ci chiediamo come mai un Assessore comunale, soggetto politico, entri direttamente nel merito di questioni tecnico-amministrative per le gare suddette, funzione di competenza di altri soggetti a ciò deputati, e se tale “attività” rientri legittimamente tra le deleghe assessorili”.

    Non resta, di fronte a tali affermazioni, che attendere la risposta del Comune, del Rup e dell’assessore De Paolis per capire come in realtà siano andate le cose, a partire dalla risposta oggettiva ad una domanda: chi e come ha individuato le imprese da invitare? Dalla risposta a questo quesito poi potrà partire ogni altro ragionamento sulle eventuali responsabilità in una vicenda che, a questo punto, di sbocco certo pare avere solo la sospensione (e poi con ogni probabilità  la revoca) delle due gare.