Autismo, il racconto di una 13enne 
 


e del suo rapporto con il fratello
Cronaca
31 Marzo 2021
Mamma e figlia raccontano la loro esperienza. Il 2 aprile si celebra “La giornata mondiale”
Autismo, il racconto di una 13enne e del suo rapporto con il fratello

ALLUMIERE – Il prossimo 2 aprile 2021 si celebra ”La giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo” e per sensibilizzare tutti con piacere pubblichiamo un breve scritto di Angelica De Fano di Allumiere, accompagnato anche da una lettera della sua mamma. Angelica ha 13 anni e racconta il suo rapporto con il fratello Alessandro di anni 11 affetto dal disturbo dello spettro autistico. Prima di tutto prende la parola Raffaella Mancini, giovane ed eccezionale mamma che apre il suo cuore e scrive: “Per la maggior parte delle persone il mondo dell’autismo è sconosciuto – scrive Raffaella, la mamma di Angelica e Alessandro – ancora c’è poca attenzione, informazione, sensibilizzazione e, purtroppo, questa pandemia che stiamo vivendo rende tutto ancora più difficile. Anche per me tanti anni fa questa giornata era soltanto una giornata di riflessione perché, in realtà, tutti noi viviamo la nostra esistenza pensando che nulla ci possa accadere, finché un bel giorno l’autismo bussa alla porta, prende la mira, scocca una freccia dritta dritta al cuore e colpisce: colpisce tuo figlio, la cosa più preziosa che hai, avvolgendolo in una bolla e tu provi a scoppiarla perché rivuoi il tuo bambino, ma non ci riesci. Allora provi ad afferrare quella bolla, ma ti scivola tra le mani. Non è semplice metabolizzare ed accettare questo ”tsunami” che ti disintegra: sei solo tu e l’autismo. Non hai tempo nemmeno di pensare al tuo dolore, perché devi lottare: si lotta contro il tempo, con le terapie, le scartoffie, le leggi per riuscire forse un giorno a far raggiungere a tuo figlio una vita autonoma e dignitosa, che poi è il diritto di ogni essere umano”. Lorella vuole oggi condividere con tutti i nostri lettori delle brevi riflessioni che ha scritto sua figlia Angelica sul fratello Alessandro per “farvi conoscere Alessandro per quello che realmente è, andando oltre le apparenze – spiega ancora mamma Raffaella: il desiderio di Angelica è di dedicare queste riflessioni a tutte le sorelle e fratelli ”Caregiver” come lei. Che questo possa essere un messaggio di speranza, non di dolore. Angelica ha una sensibilità particolare, ma è Alessandro che l’ha resa tale, perché se si riesce a volare oltre la forma si scopre un meraviglioso universo di colori che arricchisce ogni cuore. Questi bambini speciali, in realtà, donano più di quello che ricevono. In fondo in fondo poi che cosa è la normalità?” Toccante e significativa la lettera di Angelica per il suo adorato fratellino: “Ale è arrivato quando io avevo un anno e subito da lì gli ho voluto bene. Secondo me è il ragazzo più dolce del mondo ed è molto educato: secondo il mio parere tutti lo dovrebbero accettare. Per me non esiste persona più importante di lui. Ale soffre di autismo lieve, alcuni non lo considerano ”normale”, invece per me lui è il mio concetto di normalità. Da piccoli abbiamo giocato tanto insieme con le macchinine, con gli animali di plastica, con i lego, con il Monopoli, ad ”acchiapparella” o solamente a tirarci la palla e tanti altri giochi. Alla domanda se è meglio
essere figli unici o avere fratelli o sorelle è possibile rispondere da vari punti di vista, ma senza alcun dubbio la mia risposta è che è impensabile per me vivere senza mio fratello e non lo cambierei con nessun altro. Voglio bene a mio fratello Ale più di me stessa, farei qualsiasi cosa per il suo bene e per vederlo felice, ogni suo traguardo per me è veramente importante e ne sono contenta ogni volta che ne raggiunge uno. Sono sicura che il nostro legame non si spezzerà mai. La mamma mi dice che per lui io sono come un ”Angelo Custode”. Io penso che il rapporto fraterno possa solo che portare gioia, i fratelli e/o le sorelle si vorranno bene, giocheranno insieme da piccoli e cresceranno insieme vegliando l’uno sull’altro e trovando l’amore tra le braccia di una persona che non ti tradirà mai”. La giornata di sensibilizzazione dell’autismo si avvicina e forse è il caso di cominciare una volta per tutte a imparare ad accettare le differenza, a rispettare tutte le forme di diversità, ad accogliere e non ad escludere. E’ il caso di mettersi bene in testa che la disabilità non è un male contagioso, ma l’ignoranza sì. Ringraziamo Raffaella e Angelica per questa importante testimonianza che auspichiamo possa aprire il cuore e la mente a tante persone e non possiamo che augurare ogni bene al mitico Alessandro e a tanti bambini e ragazzi speciali come lui con l’auspicio che possano crescere sereni in ambienti accoglienti e pieni di amore e di rispetto.