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    Sanità
    1 Aprile 2021
    D'Amato lancia l'allarme, 24 ore per l'arrivo di 122mila dosi
    Covid, allarme vaccini: si rischia la sospensione Astrazeneca

    CIVITAVECCHIA – “Se nelle prossime 24 ore non arrivano i 122 mila vaccini di Astrazeneca previsti siamo costretti nostro malgrado a sospendere le vaccinazioni. Mi auguro che tale sospensione venga scongiurata. Abbiamo messo in esercizio una macchina imponente che non deve fermarsi. Da ieri notte abbiamo aperto le prenotazioni anche per l’età 66 e 67 e sono già oltre 36 mila i prenotati. Abbiamo un milione di prenotazioni da qui a maggio. Servono i vaccini”.

    Lo dice l’assessore alla Sanità regionale Alessio D’Amato che lancia l’ennesimo allarme dal fronte vaccinazioni. Intanto ieri giornata nera per Civitavecchia che ieri ha visto un picco nei contagi e un decesso. Si tratta di una donna di 74 anni. Per quanto riguarda i nuovi positivi la Asl Roma 4 ne ha comunicati 33, a fronte di 22 guariti, che portano i casi attuali in città a 320. Numeri che continuano a salire, probabilmente bisognerà aspettare ancora qualche giorno prima di vedere una discesa. Proprio per questo la Asl Roma 4 sta valutando di potenziare ulteriormente il reparto covid dedicato dell’ospedale San Paolo con altri 5 posti letto, arrivando a 20. Probabilmente se i numeri di questi giorni dovessero risultare troppo elevati l’aumento si renderebbe necessario. Un reparto giunto alla sua terza riapertura nel corso di questa pandemia e che ha dato tanto maturando un’esperienza fondamentale per la gestione dei pazienti e per l’organizzazione, come spiegato dalla direzione della Asl Roma 4 che è in continuo contatto con i primari dell’ospedale, la Regione e l’Ares 118 che si occupa dei trasferimenti dei pazienti covid più gravi verso le strutture romane. Gli accessi in pronto soccorso ci sono, come evidenziato dal primario Susi nei giorni scorsi, proprio per questo si è studiato un percorso che possa garantire la maggior sicurezza possibile per pazienti e operatori. All’interno dell’ospedale c’è una sorta di corridoio covid per trasportare il paziente dalla piastra alla radiologia, se necessario, o in reparto. Ci sono dei punti di passaggio misti che in caso di utilizzo vengono chiuso e sanificati prima della riapertura. Uno step molto importante è la prossima la partenza «della terapia a base di farmaci con anticorpi monoclonali – ha spiegato il direttore del polo sanitario Carbone – perché se viene utilizzata sul paziente nelle prime 72 ore risultano fondamentali per bloccare l’evolversi della malattia».

    L’ospedale San Paolo è stato scelto per questa innovativa terapia e la Asl si sta organizzando per la somministrazione che durerà 60 minuti seguiti da un’ora in cui il paziente sarà tenuto sotto osservazione. Sul fronte vaccini buone notizie per i medici di medicina generale che ieri hanno ricevuto una fiala a testa di Pfizer e potranno riprendere con le somministrazioni. «Saranno riservate – ha spiegato il dottor Arcadi – alle persone in assistenza domiciliare».