CIVITAVECCHIA – Bufera dopo l’ordinanza regionale, firmata dal governatore del Lazio Nicola Zingaretti, con cui Civitavecchia si prepara nuovamente ad accogliere 80 tonnellate di rifiuti al giorno da Roma. Altre 20 tonnellate arriveranno invece a Viterbo.
In primis il deputato di Forza Italia Alessandro Battilocchio ha presentato due interrogazioni urgenti. La prima al ministro dell’ambiente Costa e la seconda “alla ministra per gli affari regionali Gelmini. Quanto fatto dal duo Zingaretti-Raggi – tuona il parlamentare – è fuori da ogni criterio politico e amministrativo. Non siamo in una situazione di emergenza. Solamente è mancata una pianificazione sul tema rifiuti. A farne le spese ora sono nuovamente i cittadini di questo territorio. Solidarietà ai sindaci. Sarò accanto a loro nella protesta”.
C’è poi il consigliere regionale della Lega Daniele Giannini che dice: “Prosegue con un’ordinanza regionale il totoconferimento per l’incapacità della sindaca di Roma e del governatore del Lazio Zingaretti sull’annosa questione dei rifiuti. In questi giorni – incalza il salviniano – la loro incapacità politica ha superato di nuovo il limite, a distanza di pochi mesi dall’ultima volta in cui era stato imposto di conferire a Civitavecchia l’immondizia prodotta a Roma, questa volta con l’aggravio di quelli delle altre province di Latina e Frosinone”.
Giannini si schiera al fianco del sindaco Tedesco: “Siamo pienamente solidali con l’amministrazione e con tutti i suoi concittadini, per ciò che si trova scritto nell’ordinanza senza la minima cognizione per un territorio pressato da un sovraccarico ambientale serio come a Civitavecchia. Raggi e Zingaretti, come ormai chiediamo tutti da mesi, devono rassegnare immediatamente le dimissioni dai loro incarichi per manifesta inadeguatezza”.
Per il salviniano è “inevitabile l’arrivo di un commissario straordinario per la gestione dei rifiuti, che si occupi del piano regionale e di quello dell’Ama per la Capitale, che possa verificare puntualmente le volumetrie residue degli impianti, in modo che non si scarichino gli errori di calcolo sulle amministrazioni e sui cittadini all’improvviso come avvenuto in queste ultime ore, contribuendo – conclude Giannini – a far crollare la fiducia nelle istituzioni”.
Fare verde Lazio parla di un provvedimento che “è un amaro pesce d’aprile ai danni dei cittadini della Tuscia e della città portuale”.
L’ordinanza sarà valida fino al 20 aprile.
“A Viterbo arriveranno oltre 300 tonnellate al giorno e a Civitavecchia 80 – dichiara Silvano Olmi, presidente regionale di Fare Verde – un pesce d’aprile di Zingaretti ai danni dei cittadini che subiscono l’incapacità della Regione Lazio e del Comune di Roma nel gestire il ciclo dei rifiuti. Dopo aver martirizzato il territorio provinciale di Frosinone, ribattezzato il “Distretto della Monnezza”, adesso tocca alla Tuscia e a Civitavecchia subire l’invasione dei rifiuti regionali.”
Esprime forte preoccupazione il presidente del gruppo locale di Fare Verde Civitavecchia. “La nostra città non può diventare una pattumiera – dichiara Paolo Giardini – è vero che il provvedimento è limitato nel tempo, ma l’esperienza ci insegna che i provvedimenti temporanei sono spesso prorogati e diventano definitivi”.