COMMENTO AL VANGELO DELLA DOMENICA Mio Signore e mio Dio!
Società
11 Aprile 2021
COMMENTO AL VANGELO DELLA DOMENICA Mio Signore e mio Dio!

Don Ivan Leto*

Dopo l’apparizione di Gesù a Maria Maddalena, l’evangelista Giovanni narra le apparizioni ai discepoli. Gesù compie la sua promessa di tornare dai discepoli, la sera di Pasqua, che trova rinchiusi per paura dei giudei. Si succedono due momenti che iniziano con il saluto della pace: “Pace a voi”. Il primo momento è caratterizzato dall’esperienza dei discepoli che vedono il Signore Gesù e dalla gioia ad essa legata; nel secondo momento Gesù affida loro la sua missione e lo Spirito Santo, il grande ispiratore, la memoria di Gesù tra i suoi. Poi, l’incontro di Gesù con Tommaso, il discepolo che rappresenta tutti quelli che, tra dubbi e difficoltà, avanzano gradualmente verso la fede autentica. La reazione di Tommaso alle parole degli altri apostoli è di sfiducia. Tommaso non crede, non si fida. Siamo di fronte all’atteggiamento di chi non crede all’amore ma ha bisogno sempre di nuove verifiche. È di una sempre instancabilmente rinnovata prova di tangibilità dell’amore dell’altro. La reazione di Tommaso, di arroganza e pretesa nei confronti degli altri, è suggellata da una sorta di giuramento: io pongo delle condizioni, dice Tommaso, e se queste non si verificano, “io non crederò” (Gv 20,25). La scena successiva mostra Gesù che si rivolge proprio a Tommaso, accondiscendendo alle richieste del suo credere. E stavolta la reazione di Tommaso è radicalmente diversa. Gesù non mette in atto strategie di convinzione, ma accondiscende a ciò che Tommaso aveva preteso. Tanto che Tommaso non sente più il bisogno di mettere il dito nelle ferite, di stendere la mano e metterla nel fianco. Tommaso ora crede all’amore e se ne lascia vincere.

*Don Ivan Leto

Parroco di San Gordiano

Diocesi Civitavecchia – Tarquinia