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    Sanità
    16 Aprile 2021
    Dopo circa un mese terminata la formazione degli operatori e la preparazione dei locali idonei
    Monoclonali, ci siamo: da lunedì si parte con la somministrazione al San Paolo

    CIVITAVECCHIA – Dopo settimane di formazione e preparazione si parte con la somministrazione degli anticorpi monoclonali all’ospedale San Paolo di Civitavecchia.

    A fine marzo il nosocomio cittadino è stato scelto dalla Regione Lazio per la sperimentazione della terapia e fornito da subito con una scorta per l’avvio. È stato necessario circa un mese per organizzare i turni, formare il personale e scegliere i locali adatti ma, soprattutto, che la pressione sull’ospedale San Paolo diminuisse.

    Da lunedì si partirà quindi con la somministrazione degli anticorpi monoclonali sui pazienti che fanno accesso al Pronto soccorso e ritenuti idonei alla somministrazione.

    Il personale sanitario ospedaliero ha seguito un corso di formazione per la somministrazione e le fiale sono già pervenute presso la farmacia ospedaliera. Successivamente si procederà alla somministrazione anche ai pazienti inviati dai Mmg in un posto dedicato.

    Per i pazienti afferenti al territorio della Asl, ma lontani dall’ospedale di Civitavecchia, in particolare quelli residenti nel Distretto 4 l’Ospedale Sant’Andrea ha dato la propria disponibilità alla presa in carico che fisserà l’appuntamento per la somministrazione degli anticorpi dopo una adeguata valutazione.

    “Sui pazienti positivi – spiegano – si è riscontrato che la somministrazione di tali anticorpi riduce significativamente il rischio di sviluppare una forma grave della malattia. L’erogazione avviene in regime ambulatoriale sui pazienti asintomatici o pauci-sintomatici su indicazione del Mmg. Il paziente non deve essere in regime di ricovero e non avere sintomi importanti, e rientrare in una categoria a rischio per le patologie riscontrate. La somministrazione viene fatta in ospedale e dura un’ora, più un’ora di osservazione. Successivamente il paziente può tornare a casa e verrà ricontrollato dopo 30 giorni”.

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