ALLUMIERE – Il sindaco Pasquini chiede un parere ”pro veritate” sulla regolarità e legittimità del concorso. Il mandato è stato dato al legale di Tarquinia Stefano Trippanera, il quale valutando gli atti rilascerà la perizia in merito al procedimento del concorso promosso dal comune di Allumiere. «Visto il clamore mediatico di questi giorni che ha coinvolto il nostro Comune riguardante il concorso pubblico per l’assunzione di 5 istruttori amministrativi di categoria C – hanno messo nero su bianco i componenti della giunta Pasquini – si ritiene doveroso richiedere un parere ”pro veritate” ad un legale competente in materia. Valutata l’opportunità, attesa la rilevanza della questione abbiamo deciso di poter affidare la tutela dell’azione amministrativa del Comune ad uno studio legale di comprovata esperienza». Questo perché sia il sindaco Pasquini che il resto dei membri della maggioranza vogliono sapere la verità sugli atti amministrativi del concorso, in particolare per il test preselettivo e per l’iter procedurale del concorso visto il marasma successivo alle assunzioni in Regione e in altri comuni della provincia che hanno attinto dalla graduatoria del concorso di Allumiere.
Questo annuncio non è stato però ben visto dai consiglieri di minoranza: «Apprendiamo della decisione di Pasquini di richiedere ad un avvocato di sua fiducia un parere pro-veritate: ciò è un artificio giuridico, un tentativo di uscire dal proprio isolamento, tanto più che si apprende che è stata aperta un’inchiesta della magistratura sulla gestione del concorso. Non sarà certo un parere legale a togliergli le castagne dal fuoco – scrivono i consiglieri Roberto Taranta (M5S), Giovanni Sgamma (FI) e Simone Ceccarelli (LeU) – sarà la magistratura ad accertare eventuali responsabilità legali sull’intera vicenda e a gettare luce sulle sue ombre. Sta di fatto che le conseguenze di questa gestione concorsuale hanno già portato: alle dimissioni del Presidente del Consiglio Regionale, all’istituzione di una commissione regionale d’indagine sulla trasparenza delle procedure adottate, all’azzeramento in corso di tutto l’ufficio di Presidenza (tra cui lo stesso Pasquini), alla sospensione in autotutela delle assunzioni regionali ed altri atti annunciati dal nuovo presidente: che altro deve ancora accadere perché Pasquini ne prenda atto? Una cosa appare chiara: il sindaco è sempre più politicamente isolato ad Allumiere e il suo rapporto di fiducia coi cittadini di Allumiere si è lacerato. Rinnoviamo ancora una volta all’appello alle forze politiche interne alla maggioranza estendendolo questa volta anche ai consiglieri del gruppo indipendenti, tra i quali sappiamo esistere anche sensibilità toccate dalla vicenda, per aiutarci a porre fine a questa penosa vicenda che getta ombre non meritate sulla nostra comunità. È ora».

