Via libera al Biodistretto della Maremma etrusca e Monti della Tolfa
Cronaca
21 Aprile 2021
La giunta regionale ha approvato ieri l’importante progetto che comprende i comuni di Tarquinia, Monte Romano, Tolfa e Allumiere
Via libera al Biodistretto della Maremma etrusca e Monti della Tolfa

TARQUINIA – Via libera della Regione Lazio al Biodistretto della Maremma etrusca e Monti della Tolfa. La giunta regionale ha approvato ieri l’importante progetto che comprende i comuni di Tarquinia, Monte Romano, Tolfa e Allumiere. Grande soddisfazione nelle parole del vicesindaco del Comune di Tarquinia Luigi Serafini che ha seguito da vicino tutto il percorso: “Nasce il Biodistretto della Maremma Etrusca e Monti della Tolfa: traguardo importantissimo per il nostro territorio. Un grazie agli imprenditori agricoli, ai quattro Comuni (Tarquinia, Monte Romano, Tolfa e Allumiere), alle Università Agrarie, alle associazioni e a tutti coloro che hanno creduto, voluto e lavorato affinché arrivasse il riconoscimento del Biodistretto da parte della Regione Lazio. Un lavoro iniziato appena 18 mesi fa, che si è concretizzato a febbraio dello scorso anno con la costituzione del Comitato Promotore e ad agosto con la domanda/progetto presentata all’Assessorato all’Agricoltura. Ieri la Delibera di Giunta che ha approvato il nostro Biodistretto”.

“Con l’approvazione definitiva della giunta regionale del Lazio nasce il Biodistretto della Maremma Etrusca e Monti della Tolfa – aggiungono dall’amministrazione comunale di Tarquinia – Il percorso iniziato 18 mesi fa da alcuni produttori agricoli delle terre della Farnesiana, Università Agrarie e dai Comuni di Allumiere, Monte Romano, Tarquinia e Tolfa ha visto quindi il suo atto finale con il riconoscimento formale da parte della Regione Lazio. Il Met, acronimo di Maremma Etrusca e Monti della Tolfa, è il quarto Biodistretto del Lazio, il primo per estensione territoriale (uno dei più grandi d’Italia) e il primo dopo l’approvazione del regolamento regionale dello scorso febbraio. Un traguardo storico per i quattro comuni che si affacciano sulla valle del Mignone”.

Obiettivo, diffondere la cultura del biologico, i principi dell’agro-ecologia e stabilire un modello di sviluppo sostenibile compatibile con le esigenze dei territori e delle comunità insediate, tenendo conto dei principi fondamentali del “Bio” formulati dalla Federazione internazionale dei movimenti dell’agricoltura biologica (IFOAM): benessere, ecologia, equità e precauzione.

Era il 28 febbraio del 2020 quando a Monte Romano veniva costituito il Comitato promotore del Biodistretto con la firma dei quattro sindaci, 3 Università Agrarie (Tarquinia, Tolfa e Allumiere), Camera di Commercio di Viterbo, Cna, Confcooperative, Confederazione Provinciale Italiana Agricoltori di Viterbo, la Condotta Slow Food Costa della Maremma Laziale, l’associazione Nazionale Allevatori del cavallo di razza tolfetana, l’Istituto Italiano per lo Sviluppo Rurale e L’Agriturismo, l’Istituto di Istruzione Superiore “Vincenzo Cardarelli “ di Tarquinia – Sezione di Agraria e 25 tra produttori agricoli e allevatori tra cui l’imprenditrice agrituristica di Tarquinia Anna Cedrini, nominata coordinatrice del Comitato.

Da quel momento, grazie alla preziosa collaborazione dell’associazione IN.N.E.R. – International Network of Eco Regions (Rete internazionale dei Bio-distretti) e dell’Arsial, si è arrivati nel giro 5 mesi (3 agosto) a presentare in Regione la domanda, che di fatto ha avviato l’iter per il riconoscimento del biodistretto.

Il Comitato promotore del Met ha presentato un voluminoso dossier sulle caratteristiche e il potenziale del territorio. Un territorio caratterizzato dalla presenza di sistemi di coltivazione, allevamento, trasformazione e preparazione alimentare e industriale di prodotti con metodo biologico, ricco di tipicità locali, di elevata qualità ambientale, conservazione e tutela della biodiversità, del patrimonio naturalistico e paesaggistico e con un’identità storico-culturale omogenea che rappresenta un carattere peculiare, la cui integrazione con le attività agroalimentari tradizionali e locali costituiscono un fattore di sviluppo delle potenzialità economiche, sociali e culturali  dell’area.

“Il Bio-distretto della Maremma Etrusca e Monti della Tolfa – spiega l’amministrazione comunale di Tarquinia – rappresenterà un modello territoriale di innovazione delle politiche e dei programmi agricoli, agroforestali, alimentari e di sviluppo rurale, anche attraverso la partecipazione attiva dei cittadini ed il partenariato delle amministrazioni pubbliche e dei privati, in logiche di governance multilivello, capace di affrontare le attuali sfide sociali, economiche, ambientali e dei cambiamenti climatici, in coerenza con gli orientamenti e le indicazioni dell’Agenda ONU 2030, dell’Unione Europea e della Commissione Europea”.

Grande soddisfazione per l’avvenuto riconoscimento è stata espressa dalla coordinatrice Anna Cedrini e dai sindaci Maurizio Testa (Monte Romano), Alessandro Giulivi (Tarquinia), Antonio Pasquini (Allumiere) e Luigi Landi (Tolfa), tutti concordi nell’affermare che “per i quattro comuni si è aperta una nuova fase storica, con l’obbiettivo comune della tutela ambientale e della valorizzazione del patrimonio agricolo e culturale”.

I sindaci hanno tenuto a ringraziare tutti coloro che si sono adoperati per la nascita del biodistretto a partire dagli imprenditori agricoli, i veri propulsori del Met, a cui va riconosciuto il merito di aver creduto sin dall’inizio al progetto.

Ora gli enti e i privati si costituiranno in associazione riconosciuta, che dovrà redigere il Piano Triennale di Sviluppo in conformità a quanto previsto dagli strumenti di programmazione dell’Unione Europea, nazionale e regionale, con l’obiettivo di ottenere i primi importanti finanziamenti europei finalizzati all’adozione di ogni iniziativa diretta a valorizzare natura, paesaggio, agricoltura e settore agroalimentare.

Parole di soddisfazione arrivano anche dalla Regione Lazio: “Ho sempre creduto fermamente nel progetto dei biodistretti e in quel percorso di sostenibilità che la nostra Regione sta portando avanti da ormai tre anni – il commento della consigliera regionale Michela Califano – Un modo per esaltare quell’immenso patrimonio storico, culturale e produttivo che rende il Lazio unico e magico. Voglio ringraziare l’assessora Onorati per questo importante risultato, tutta la giunta regionale e la commissione preposta”.

“A due mesi dall’approvazione del regolamento dei biodistretti – il commento dell’assessora all’Agricoltura, foreste, promozione della filiera e della cultura del cibo, pari opportunità della Regione Lazio, Enrica Onorati – abbiamo approvato  in Giunta la delibera di riconoscimento del primo biodistretto riconosciuto con le nuove regole. Dopo il percorso condiviso che ha visto coinvolte le strutture amministrative, la Commissione consiliare, che ringrazio ancora per il lavoro celere e proficuo sul testo regolamentare, e la stessa Giunta, l’approvazione del biodistretto “Maremma Etrusca e Molti della Tolfa, in sigla MET”, testimonia infatti il buon andamento di un percorso cominciato nel 2019 con l’approvazione della legge 11 per la disciplina e la promozione dei biodistretti. Come Regione crediamo fortemente nei biodistretti che hanno la finalità di diffondere la cultura del biologico e stabilire un modello di sviluppo sostenibile e compatibile con le esigenze dei territori e delle comunità insediate. Realtà, lo ricordiamo, che sono costituite mediante accordo tra enti locali, soggetti pubblici e privati, che sono rappresentativi dell’identità storica e produttiva del territorio su cui operano, che si integrano nel sistema produttivo locale e che si ispirano ai quattro principi dell’agricoltura biologica formulati dalla Federazione internazionale dei movimenti dell’agricoltura biologica (IFOAM): benessere, ecologia, equità e precauzione”.