Contrada Montello: caso archiviato
Cronaca
14 Maggio 2021
La società che per anni si è vista bloccare i lavori ora chiede che l’amministrazione comunale prenda atto della decisione della Magistratura
Contrada Montello: caso archiviato

ALLUMIERE – Novità sulla vicenda Contrada Montello ad Allumiere: i magistrati, dopo aver valutato gli atti presentati, hanno deliberato per l’archiviazione della pratica rilevando che ”si tratta di notizia di reato infondata”.

La società Contrada Montello, che si è vista da anni interrompere i lavori ora chiede che in tempi brevi l’amministrazione comunale di Allumiere “deliberi un percorso certo e risolutivo del caso in esame nell’interesse del bene comune e dei diritti di tutte le famiglie coinvolte”. I vertici della società Contrada Montello nella loro nota scrivono: “Sono ormai passati 5 mesi dall’ultimo nostro intervento del 22 dicembre del 2020 in risposta al comunicato dell’amministrazione comunale di Allumiere del 5 dicembre del 2020 riguardante la questione del ”mucchio di terra” sollevata più volte e con diverse modalità dal cittadino Andrea Verbo. In quel comunicato si attribuiva alla nostra società la responsabilità di presunti danni arrecati all’abitazione di Verbo durante la costruzione delle abitazioni. Da parte nostra – nel citato intervento del 22 dicembre 2020 – invitammo tutte le persone che avevano condiviso accuse e iniziative ad astenersi da giudizi, lasciando ai magistrati, nel frattempo intervenuti, l’onere di svolgere le dovute indagini traendone le giuste conclusioni. I magistrati, infatti, dopo aver valutato gli atti presentati, hanno archiviato la pratica dopo aver rilevato e appurato che si tratta di notizia di reato infondata. Come conferma un’apposita ordinanza la soluzione della controversia in questione ha sempre rappresentato per l’attuale amministrazione comunale di Allumiere motivo imprescindibile ai fini di qualsiasi accordo sulle problematiche di non conformità urbanistica sollevate dagli uffici comunali preposti. Tutto questo ha generato impedimenti alla ripresa dei lavori di completamento delle case e conseguentemente alla loro consegna ai cittadini legittimi acquirenti. Ora dopo l’intervento della Magistratura la questione ”mucchio di terra” (cit.) deve essere considerata superata. Sarebbe, quindi, opportuno che l’amministrazione comunale ne prendesse atto tenendo fede a quanto dichiarato dalla stessa nel comunicato del 5 dicembre 2020: ”… tutelare i diritti di tutte le famiglie coinvolte e impedire che vengano gettate nelle fogne i risparmi di una vita …” (cit) e deliberasse rapidamente un percorso certo e risolutivo del caso in esame nell’interesse del bene comune e dei diritti di tutte le famiglie coinvolte”.