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    Sanità
    19 Maggio 2021
    Una modalità che sarebbe dovuta partire lunedì, cosa è successo? Lo spiega la Fimmg
    Vaccini e medici di famiglia, problemi con la prenotazione tramite portale regionale
    Pirro: ''Non è stata fatta la riunione tecnica dalla Regione. Noi siamo molto interessati. Per ora è attiva la chiamata diretta''

    CIVITAVECCHIA – La campagna vaccinale nella Regione Lazio va avanti ma restano tanti i dubbi dei medici di medicina generale. L’allarme era stato lanciato dal referente dell’Ucp di via Buonarroti riguardo diversi problemi di approvvigionamento delle dosi che rendevano impossibile assicurare costanza nelle somministrazioni e poi anche di comunicazione in merito all’avvio dell’annunciata possibilità di prenotare da portale regionale il vaccino dal proprio medico di famiglia.

    Una notizia data dall’Unità di crisi regionale e poi dalla Fimmg del Lazio che ha parlato di un via alle prenotazioni – anche per under50 – dal 17 maggio, lunedì scorso, ma qualcosa non ha funzionato.

    Che cosa è successo? Lo spiega il responsabile comunicazione della Fimmg Roma Giampiero Pirro che parla di «indisponibilità della Regione nel fare la riunione tecnica necessaria, a causa delle varie modifiche in ballo come lo slittamento dei richiami e quant’altro, perché la prenotazione dai mmg funziona in maniera differente rispetto agli hub. Il medico deve agire diversamente. Dal portale sarebbe dovuto arrivare un avviso al medico con il nome del paziente che vuole vaccinarsi, a quel punto il mmg lo va a richiamare e concorda un appuntamento. Questo purtroppo non è ancora avvenuto. A noi interessa molto – ha sottolineato – perché è comunque una agevolazione al cittadino».

    Per ora rimangono attive la modalità a chiamata diretta in attesa della prenotazione tramite portale. «Il cittadino – ha detto Pirro – potrà chiamare il medico dando la propria disponibilità. Inoltre i medici stanno procedendo per classi di età. La fascia degli ultra 80enni ha dei buchi di persone che non sono state vaccinate, per vari motivi, che stiamo coprendo, anche 70-80, su chiamata diretta. Ci sono poi altre classi come i pazienti altamente fragili e i fragili. Infine ci sarebbe la chiamata per fasce di età anche se al momento stiamo chiudendo questi buchi che sinceramente sono grossi. Ricordo – ha detto Pirro – che nel Lazio dobbiamo arrivare a circa 10 milioni di dosi somministrate. La campagna vaccinale sta andando ma ci sono dei problemi e lo stiamo dicendo da mesi. Su oltre 2,738,421 vaccinazioni effettuate, gli immunizzati, quelli che hanno ricevuto la seconda dose, sono circa 898mila e sono coloro che sono stati messi in sicurezza, gli altri vanno raddoppiati». Insomma il lavoro da fare c’è.

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