Concorso Allumiere, Pasquini in commissione Trasparenza: “Troppo semplicistico annullare tutto”
Cronaca
28 Maggio 2021
Il sindaco dopo un'introduzione della presidente Chiara Colosimo (Fdi) ha espresso collaborazione e risposto alle domande dei consiglieri regionali
Concorso Allumiere, Pasquini in commissione Trasparenza: “Troppo semplicistico annullare tutto”
Il primo cittadino collinare: “Anche noi vogliamo venga fatta chiarezza”

ALLUMIERE – Si è svolta stamane alla Pisana la prima seduta della Commissione Trasparenza presieduta dalla consigliera regionale Chiara Colosimo di Fratelli d’Italia, che valuterà gli atti visto che la Regione Lazio ha attinto dalla graduatoria del concorso svoltosi ad Allumiere (che sta destando tanto clamore) assumendo 16 unità.

“Questo concorso – ha spiegato all’inizio della seduta la presidente Colosimo – è stato bandito dal Comune di Allumiere e, a nostro avviso, riscontra una serie di anomalie partendo dall’incarico dato a una società in tempi sospetti prima di poter sapere quanti fossero i partecipanti, poi la nomina della commissione senza il rispetto della quota rosa. Poi c’è stata la suddivisione dei candidati nelle prove preselettive con la quasi totalità degli idonei nel primo gruppo e a seguire la preselezione che è stata superata da ben 107 persone quando invece, se fossero stati rispettati i principi del bando, le persone ammesse sarebbero dovute essere soltanto 27. In ultimo c’è la modalità di trasmissione di una graduatoria che è rimasta a lungo misteriosa anche per la questione relativa al punteggio”.
Questa mattina è stato ascoltato il sindaco di Allumiere Antonio Pasquini e si sono susseguiti gli interventi della presidente Chiara Colosimo e di diversi consiglieri regionali: Eugenio Patanè (Pd), Francesca De Vito (M5s), Fabrizio Ghera (FdI), Giuseppe Simeone (FI).
La Commissione Trasparenza non valuterà la parte legale e amministrativa, ma vuole verificare se ci siano state o meno anomalie.

Tutti i consiglieri che sono intervenuti hanno mosso principalmente tre risvolti che hanno lasciato tanti dubbi: il fatto che il sindaco di Allumiere che ha indetto il concorso è stato in contemporanea impiegato all’interno dell’ufficio di presidenza del Consiglio Regionale che, pochi giorni dopo l’uscita della graduatoria finale degli idonei, ha deliberato l’assunzione delle 16 unità; che troppi vincitori del concorso siano politici o figure vicine al PD; che il numero di idonei ammessi al concorso dopo la preselezione siano stati troppi e che fino ad ora non sia stata presentata la graduatoria finale dopo la preselezione.

Il sindaco Pasquini ha risposto alle varie domande e nei suoi interventi ha delineato le tappe del concorso partendo dell’affidamento dell’incarico a una società specializzata nel 2019 di predisporre i documenti necessari per avviare le procedure concorsuali, giungendo alla redazione e successiva approvazione del Piano Triennale del Fabbisogno di personale 2019/2021, atto di indirizzo dell’amministrazione al quale i Funzionari si sono appoggiati per l’indizione dei successivi bandi di concorso.

“L’Ente nel 2019, a seguito di una situazione che si trascinava ormai da anni, per via dell’impossibilità di effettuare concorsi e per il pensionamento di gran parte del personale e si è trovato in grande difficoltà vedendo il proprio personale ridotto a 18 elementi (da 40 che erano 10 anni prima) – ha spiegato Pasquini – ci siamo trovati a volte a non poter svolgere dei servizi essenziali e chiudere, momentaneamente, uffici come l’anagrafe o altri non meno importanti, come la ragioneria o la biblioteca comunale e sono seguite interrogazioni delle opposizioni. Sempre nel 2019 gli unici due Funzionari, titolari di posizione organizzativa sono andati in pensione e il nostro Ente si è trovato anche senza Responsabili di Settore, se non la Responsabile della Farmacia Comunale. Siamo stati quindi costretti ad avviare le prove concorsuali”.

Il primo cittadino ha specificato che prima di avviare il concorso dei 5 Istruttori Amministrativi e quello per i 2 Istruttori Direttivi: “L’Ente, oltre all’espletamento delle procedure da seguire per la mobilità obbligatoria, aveva bandito anche degli avvisi di mobilità volontaria, pubblicati a luglio 2019 e a dicembre 2019 che purtroppo non sono andate a buon fine”.

Pasquini ha poi ricordato che nel 2019 con l’approvazione del Piano triennale del Fabbisogno di personale 2019/2021 in consiglio comunale è: “finita la parte politica e sono iniziate le procedure per il concorso che è stato affidato al responsabile del procedimento. Questi ha affidato ad una società regolarmente iscritta su MEPA la ricezione delle domande dei candidati prima e poi la prova preselettiva. Ci siamo avvalsi della collaborazione del comune limitrofo Tolfa con cui condividevamo il segretario e condividiamo ancora oggi il responsabile dell’ufficio tecnico. A loro nel 2020 abbiamo chiesto una posizione D per seguire il procedimento e svolgere tutte le procedure del concorso. Lui ha nominato la commissione secondo il regolamento per le assunzioni approvato in tempi non sospetti, nel 2010, e la commissione ha portato avanti tutte le procedure”.

Secondo quanto detto da Pasquini le domande degli iscritti sono risultate oltre le 20 volte superiori alle posizioni da coprire, quindi come previsto da regolamento, la società ha effettuato la preselezione secondo un punteggio di idoneità di 21/30esimi: “Poi hanno deciso di passare a 45 domande, a quel punto il punteggio per l’idoneità alle prove è passato da 21 su 30 a 31 su 45”.

Pasquini ha poi evidenziato che il bando prevedeva il passaggio alle fasi successive di 20 persone più i pari merito, ma la commissione e il presidente “in tempi non sospetti, ossia prima dell’apertura delle buste e della prova preselettiva” hanno deciso di ampliare questo numero in funzione di due fattori: l’articolo 10 del bando che riserva all’amministrazione il diritto di modificare e anche revocare il bando e dalla direttiva 3/2018 della Funzione Pubblica sulle linee guida per le procedure concorsuali.

“Sulla scorta di questi due fattori la commissione ha ritenuto di allargare la platea nella preselezione a tutti coloro che avessero preso 31/45esimi; il richiamato art.10 così come per similitudine l’art. 8 del regolamento non prevedono la nuova pubblicazione così come rafforzato da ultimo anche dalla sentenza del TAR Campania del 12/05/2021 che ammette la modifica del bando per estendere la platea dei partecipanti, dando così più possibilità e aumentando la competizione tra candidati, senza nuova pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. L’unica anomalia riscontrata è l’ampliamento ai presenti nella fascia da 31 a 21/45esimi. Per questo sono risultati ammessi alle prove concorsuali 106 candidati. La Funzione Pubblica chiarisce che lo scopo di una preselezione è di avere un numero di candidati non troppo grande da rendere difficile gestire il concorso, ma neanche troppo piccolo da non poter ottenere una graduatoria competitiva, e continua specificando l’opportunità di ammettere alle prove tutti quelli che superino un certo punteggio minimo. La possibilità di attingere alle graduatorie concorsuali da parte di altri Enti è sancito dal Legislatore: le pubbliche amministrazioni che si trovano in difficoltà per carenza di personale, ed hanno urgenza di assumere nuove unità, fanno ricorso allo scorrimento delle graduatorie di altri enti ed il Consiglio di Stato ha evidenziato che gli enti pubblici devono attingere dalla graduatoria più recente”.

Il primo cittadino collinare ha anche sottolineato che “sono state effettuate oltre 20 richieste da rispettivi comuni ed altri Enti, tra le quali la Regione Lazio, per lo scorrimento della graduatoria da Istruttori Amminsitrativi, nella quale sono risultati idonei 86 ragazze/i. È una prassi che molte amministrazioni seguono, è una prassi lecita e consentita dal legislatore, e credo sia anche un dovere, da parte di tutti gli amministratori, prima di bandire nuovi concorsi”.

Per quanto riguarda l’annullamento o meno del concorso Pasquini ha spiegato che la sua amministrazione dovrà valutare la percorribilità dell’annullamento in autotutela tenendo conto delle prerogative degli interessati: “È su questo che valuteremo cosa fare perché stiamo decidendo le sorti di 44 persone che stanno lavorando e di altri 42 che potrebbero iniziare a lavorare, oltre che delle amministrazioni che ne stanno usufruendo. Allo stesso tempo, abbiamo il dovere e l’obbligo di fare chiarezza e dare trasparenza nel rispetto delle leggi vigenti evitando però, processi e/o sentenze se non si conoscono completamente gli atti”.

Pasquini, prima della conclusione della seduta ha ringraziato tutti per l’ascolto e ”per l’approfondimento che verrà fatto sulla vicenda” esortando tutti “alla verifica degli atti e delle procedure” ed ha auspicato “Che non influisca l’eventuale clamore politico che sta coinvolgendo Roma per le prossime elezioni comunali”.

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