TARQUINIA – La pandemia ha influito anche sul mercato della casa vacanza: in alcune località, dal nord al sud di Italia, le agenzie del gruppo Tecnocasa hanno segnalato la richiesta di immobili più ampi ma con tassativa presenza di balcone, terrazzo o giardino in modo da poter trascorrere periodi più lunghi oltre la classica vacanza. Magari in remote working. Nel quadro illustrato nel dettaglio dal gruppo si evince anche un incremento di richieste di immobili nei comuni di Tarquinia, Montalto di Castro e Santa Marinella e Ostia. L’incremento della domanda di casa vacanza riguarda in questa caso le località dove c’è prevalentemente un bacino romano, e, nel caso della zona della costa viterbese gli acquisti riguardano persone residenti in provincia di Viterbo, Roma ma anche provenienti dalla Toscana e dall’entroterra umbro. «Dai nostri dati – spiegano dall’ufficio studi del gruppo Tecnocasa – si registra anche un aumento delle compravendite di casa vacanza dal 2019 al 2020 passate del 5,8% al 6,5%», oltre che casi di persone che hanno cercato case in affitto per periodi più lunghi (maggio-settembre) nelle località di vacanza per potersi trasferire e lavorare da remoto (holiday working). Ad essere interessati però sono quasi sempre comuni che sono ben collegati con la città (in modo da poter rientrare in modo agevole se richiamati presso la sede di lavoro oppure facilmente raggiungibili nel caso in cui solo un coniuge poteva ricorrere allo smart working), vicini a centri abitati più grandi con servizi ed infrastrutture”.
Tra le località in cui si sono segnalate richieste di affitto ci sono anche Vietri sul mare, Sauze d’Oulx e alcune località della Sicilia. Hanno tenuto nel 2020 i valori della casa vacanza, al mare, in montagna e al lago. La domanda è elevata; ad aiutare questo mercato il turismo di prossimità, mentre sono emerse maggiori sofferenze dove c’era una domanda prevalentemente straniera. Il fenomeno dell’holiday working, ovvero del lavorare in vacanza, in Sicilia emerge principalmente nei comuni ben collegati con la città come Balestrate, Terrasini, Cinisi, Castellammare, Scopello,San Vito Lo Capo, Cefalù, Casteldaccia.
Dopo il primo lockdown, tanti hanno espresso il desiderio di acquistare la casa in queste località, spinti anche dal timore di non potersi spostare. Nell’ultimo anno in Sardegna a Villasimius si è ad esempio registrato un incremento di acquisti di soluzioni con ampie zone giorno e verande, dal momento che tanti stanno valutando lo smart working.
In alcune località del litorale laziale come Terracina, S. Felice, Sabaudia, Lido di Latina, Nettuno, Scauri, già da gennaio la rete Tecnocasa registra richieste di affitti di casa vacanza per il mese di luglio ed agosto, richieste che in questo ultimo periodo si stanno intensificando ancora di più. In linea di massima si prenotano 15 giorni. Molti proprietari sono ancora incerti sul da farsi, se affittare le abitazioni o tenerle per sé, in attesa delle decisioni sugli spostamenti e questo crea una certa penuria di offerta. Nelle zone di Nettuno, Ardea, Lavinio ed Anzio si registra un aumento delle compravendite di casa vacanza. (Sul lato canoni Wikicasa registra canoni abbordabili per lo short rent: un appartamento di 60 mq, ad Anzio, si trova facilmente attorno ai 600-700 euro durante i periodi di giugno e luglio.
Per la montagna in Piemonte a Sauze d’Oux l’interesse dei potenziali acquirenti di casa vacanza è presente, ma in calo dopo l’annuncio della zona rossa. Vivace il comparto delle locazioni: gli affiliati del Gruppo Tecnocasa registrano già una serie di rischiste per affittare già a partire da dopo Pasqua; si tratta di richieste anche per mesi che normalmente destano poco interesse come maggio-giugno e settembre-ottobre.


