ALLUMIERE – Ad Allumiere l’Anpi in prima linea per onorare la Festa della Repubblica. Anche quest’anno l’ANPI Sezione di Allumiere ha partecipato alla commemorazione del Comune di Allumiere per la festa civile della nascita della Repubblica Italiana nel 2 giugno 1946 avvenuta a seguito dei risultati del referendum istituzionale dopo la liberazione dal nazifascismo, per la realizzazione della quale l’azione dei Partigiani di tutti gli orientamenti politici è stata determinante. “La scelta simbolica di deporre anche una rosa rossa per i Partigiani al monumento dei caduti, rammentando i papaveri rossi dei campi di grano, a cui si riferisce nelle sue parole la canzone ”Bella Ciao” nella strofa ”E’ questo il fiore del Partigiano morto per la libertà”, per ricordare nel linguaggio dei fiori, la generosità di tutti coloro, donne e uomini, che hanno combattuto per la nascita della Repubblica con coraggio e sacrificio – sottolinea Catia Galimberti, segretaria dell’ampio di Allumiere – sono gli stessi fiori cantati anche da De Andre’ nella Guerra di Piero: ”Dormi sepolto in un campo di grano non è la rosa, non è il tulipano che ti fan veglia dall’ombra dei fossi ma son mille papaveri rossi”, la canzone fu ispirata dallo zio del cantautore, sopravvissuto al campo di concentramento durante la seconda guerra mondiale, dai suoi racconti e dal resto della sua vita segnata da questa dolorosa esperienza, fatti che colpirono la sensibilità di Fabrizio De Andrè. Anche Gianni Rodari scrittore, pedagogista e partigiano scrisse di quei fiori cercando di spiegarlo ai bambini nella sua poesia: ”La madre del partigiano”. Vogliamo augurare alla nostra Repubblica e augurare a noi stessi, di superare uniti tutte le sfide che ci attendono, per prima la pandemia con il suo carico di dolore e preoccupazione, la precarietà e la sicurezza del lavoro, tutte le discriminazioni, l’inquinamento ambientale, sconfiggere la cultura dell’odio e del razzismo nel rispetto della carta costituzionale”.