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    Cronaca
    25 Giugno 2021
    L'assessore regionale nella sede dell'associazione di categoria
    Transizione energetica, Lombardi incontra la Cna per parlare del futuro del territorio

    CIVITAVECCHIA – No al turbogas, sì a una prospettiva di sviluppo ecosostenibile. Che potrebbe vedere la creazione di un hub per rinnovabili che comprenda un polo produttivo per le turbine dell’eolico.

    Questa l’estrema sintesi dell’incontro avvenuto questa mattina tra l’assessore alla Transizione ecologica della Regione Lazio, Roberta Lombardi, e la Cna di Civitavecchia. Un meeting presso la sede locale dell’associazione che ha fatto emergere una serie di proposte per consegnare alla città un modello di crescita alternativo rispetto a quello proposto da Enel per la riconversione della centrale.

    Insieme a Lombardi è intervenuto anche Devid Porrello, vicepresidente del consiglio regionale. A rappresentare l’associazione il presidente della Cna di Civitavecchia Alessio Gismondi e la segretaria della Cna di Viterbo e Civitavecchia Luigia Melaragni. Hanno partecipato al confronto Giancarlo Turchetti, segretario generale della Uil, Stefania Pompante, segretaria generale della Cgil, Mauro Mei e Ismaele De Crescenzo per Città futura e Maurizio Rocchi per Comitato sole.

    “Lombardi – spiegano dalla Cna – ha trovato una città compatta sul no al turbogas, una unità di intenti che la stessa assessora ha incoraggiato. Gismondi le ha consegnato un documento elaborato dalla Cna, che candida Civitavecchia a polo di ricerca e produzione di idrogeno verde, condizione che la porrebbe in un ruolo di primo piano nella transizione energetica”.

    Gismondi ha spiegato:  “Come associazione di rappresentanza che rispetta il lavoro delle imprese e la salute dei cittadini – ha detto il presidente della Cna di Civitavecchia – vogliamo proporre uno sviluppo diverso, che unisca economia e ambiente”.

    Quindi, la proposta. “Cna – ha sottolineato – ritiene che Civitavecchia abbia l’occasione per candidarsi a polo di ricerca e produzione di idrogeno verde. Una prospettiva capace di unire ambiente ed economia e di conferire a Civitavecchia un ruolo di primo piano nella transizione energetica”.

    Enel sta investendo sulle energie rinnovabili in Europa e in altre parti d’Italia. “Perché non a Civitavecchia?”, ha osservato Gismondi. Di grande interesse, anche secondo l’assessora, la proposta di Città Futura per la realizzazione di un impianto offshore galleggiante al largo di Civitavecchia.

    Dall’assessore sono arrivate notizie importanti. “La compattezza del territorio – ha dichiarato Lombardi – è una spinta forte per la Regione. È fondamentale che si sia costituito un fronte unito e trasversale, non solo contro il turbogas ma per lo sviluppo e una nuova politica energetica che crei nuove prospettive per il territorio, svincolato alla servitù energetica che lo ha segnato in questi anni”.

    La proposta è di creare qui un vero e proprio hub per le energie rinnovabili, che comprenda un polo produttivo al servizio dell’Europa per le turbine dell’eolico. L’assessore Lombardi ha inoltre annunciato di aver incaricato uno spinoff dell’università La Sapienza per la redazione di un piano di transizione della città.

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