ALLUMIERE – L’annullamento del Palio delle Contrade di Allumiere non piace alle Contrade che guardavano all’edizione 2021 come all’edizione della “ripartenza”. A dirlo sono i rappresentanti delle sei contrade intervenute a commento della decisione presa dal sindaco e dal comitato organizzatore e che parlano di «doccia fredda». «A seguito del comunicato del 2 agosto scorso, pubblicato sugli organi di comunicazione ufficiali del Comune di Allumiere, riteniamo doveroso esprimere la nostra posizione – sottolineano i presidenti delle Contrade – non entrando nel merito della scelta che compete al sindaco e all’amministrazione comunale, prendiamo atto della rinuncia alla realizzazione del Palio delle Contrade. Noi, come Presidenti, abbiamo sempre manifestato la massima disponibilità per evitare il secondo annullamento consecutivo della manifestazione, che dal 1965 a oggi ha sempre caratterizzato la vita socio-culturale della nostra comunità». I sei presidenti poi ci tengono a precisare: «Saremmo stati disposti a qualsiasi tipo di sacrificio pur di riuscire a garantire lo svolgimento in piena sicurezza: la nostra estrema dedizione alla causa è dimostrata dall’attività portata avanti durante il periodo pandemico, in particolare negli ultimi tre mesi. Crediamo che la difesa della tradizione e dei valori caratterizzanti del Palio rappresentino i capisaldi per il consolidamento di una comunità coesa, in grado di superare la pandemia rimanendo unita e compatta». I sei presidenti poi confessano che: «Le continue rassicurazioni del sindaco hanno, giorno dopo giorno, alimentato la fiammella della speranza di poter vedere in piazza il 22 agosto le nostre amate Contrade. Il Palio, da noi ribattezzato “della ripartenza”, seppur con dolorose limitazioni imposte dai protocolli governativi, sarebbe stato il seme da alimentare negli anni a venire per ripartire e non arrendersi di fronte a un virus maledetto che sta mettendo a dura prova ogni settore» e quindi secondo le massime cariche di tutte le Contrade: «La decisione di lunedì è stata na doccia fredda, che ovviamente accettiamo in modo responsabile» e sottolineano il loro rammarico: «Non possiamo ignorare le conseguenze di tale scelta e la tempistica con cui è arrivata. Lo shock generato tra contradaioli e attivisti, lo spaesamento dell’annullamento a venti giorni dall’evento e il danno economico provocato dall’organizzazione “a vuoto” della manifestazione mettono a serio rischio la sopravvivenza delle Contrade. La pandemia che va avanti ormai da un anno e mezzo ci ha già messo in ginocchio, temiamo che questo possa essere il colpo di grazia». I sei presidenti poi concludono: «Faremo di tutto purché non sia così. Perché noi amiamo il Palio e in particolare amiamo Allumiere, il nostro paese, la nostra comunità. Viva Allumiere, viva il Palio».

