CIVITAVECCHIA – “Per la prima volta ho visto il territorio avere una risposta, mi sono emozionato”. Lo ha detto il consigliere regionale Gino De Paolis (Lista civica Zingaretti) questa mattina alla conferenza che ha visto la presenza di rappresentanti regionali e locali di Movimento cinque stelle e Partito democratico. Un momento per “godere” di quella che i due partiti rivendicano come una vittoria epocale per il territorio ovvero l’emendamento regionale che dice sostanzialmente dice no alle fonti fossili vietando nuove installazioni, restyling e quant’altro.
Insieme a De Paolis c’erano i consiglieri regionali Devid Porrello (M5S) e Michela Califano (Pd), quelli comunali dem Marco Piendibene e Patrizio Scilipoti, il capogruppo pentastellato Daniela Lucernoni, il segretario del Pd Stefano Giannini e l’ex consigliere grillino Dario Menditto. In aula c’era anche una rappresentanza del M5S cittadino con l’ex sindaco Antonio Cozzolino e i consiglieri comunali Enzo D’Antò e Alessandra Lecis.
“Lasciatemi dire – ha continuato De Paolis – che Enel ha iniziato in maniera molto arrogante. Non c’è mai stato un dialogo. La mia volontà era che la Regione si pronunciasse politicamente in modo chiaro contro l’ipotesi fossile ed ero pronto a far saltare la commissione. Così si è composto questo fronte, diventato ancora più forte con il M5S in maggioranza. L’interlocuzione con Roberta Lombardi (assessore alla Transizione energetica della Regione Lazio, ndr) è stata da subito positiva”.
Soddisfatta Califano che ha sottolineato come non si possa ancora dire di aver vinto ma “sicuramente abbiamo tracciato una strada mai percorsa contro soggetti internazionali, colossi. È la prima volta che si mette a segno un punto così importante e questo per noi deve essere un faro. Si sta ricostruendo una politica diversa, legata ai grandi temi e all’idea di uno sviluppo eco-sostenibile per il territorio”.
Porrello ha detto che si è trattato del lavoro di un fronte unito partito dal basso, dalla volontà di politica locale, sindacati e comitati di dire no ad un progetto. “Questo – ha dichiarato il pentastellato – è un emendamento epocale che può cambiare la faccia di un territorio perché vieta l’installazione di industrie che fanno energia con fonti fossili. La Regione Lazio ha detto basta al fossile”.
L’emendamento impegna anche la Regione a dire no ad ogni eventuale progetto, negando il proprio benestare. Si dice no ai grandi impianti e sì ai piccolissimi per far fronte ad eventuali richieste inderogabili. “Nel prossimo – ha aggiunto Porrello – piano energetico regionale la programmazione vedrà sparire questo tipo di produzione dell’energia elettrica a favore di tutto ciò che è nuovo, esempio idrogeno o eolico off-shore”.
Piendibene ha detto che alla sfida della maggioranza ora c’è una risposta chiara della Regione. “È stata cambiata la legge – ha evidenziato – di territori dove la servitù energetica va avanti da 70 anni. Possiamo traguardare ad uno sviluppo diverso e dobbiamo essere orgogliosi di questo risultato”.
Lucernoni ha parlato di un grande lavoro partito proprio da Civitavecchia con una “coesione di tutte forze politiche, sindacati, comitati e cittadini. Anche la Lega in Regione ha appoggiato questo cambiamento e mi sarei aspettata qualche parola dal sindaco Tedesco o dall’assessore all’Ambiente Magliani”.
Giannini ha portato i saluti del consigliere regionale Minnucci e ha ribadito per la prima volta in 70 anni “c’è una classe politica che ha difeso concretamente Civitavecchia. Noi abbiamo fatto la nostra parte, ora il Sindaco faccia la sua e ci troverà alle sue spalle”.
Menditto ha ringraziato l’ex assessore all’Ambiente Manuedda per il lavoro fatto e ha promesso: “Ora la battaglia va avanti”.

