ALLUMIERE – “Il valore delle cose non sta nel tempo in cui esse durano, ma nell’intensità con cui vengono vissute. Ecco perché esistono momenti indimenticabili, cose impercettibili e persone incomparabili e tu Don Stefano sei questo per noi”. Comincia così il messaggio di saluto del gruppo giovanile parrocchiale di Allumiere al parroco don Stefano Carlucci che è stato trasferito alla parrocchia Madonna dell’Olivo di Tarquinia.
“Ti sei fatto conoscere come una persona umile, quale sei e come parroco ci hai insegnato ad amare Gesù Eucarestia. Nei tuoi incontri ci hai fatto conoscere ed apprezzare Gesù, fratello e amico – scrivono la presidente del GGP, Cinzia Bucci e gli altri membri del gruppo – le tue parole sono state di conforto e piene d’amore, ci hai fatto vedere come si serve il Signore e chi ha conosciuto te, ha conosciuto la Chiesa come un luogo di fraternità. Le tue omelie sono state parole preziose e di grande insegnamento. Sei stato un parroco straordinario ed una persona convinta di ciò che fa, hai fatto aumentare la nostra fede, hai fatto di noi persone migliori. Hai conosciuto noi, una per una, e ci hai apprezzato per ciò che siamo».
«Continua a servire il Signore e diffondi la sua fede, – aggiungono – lo Spirito Santo ti aiuti in questo momento di nuovo cambiamento. Grazie per tutto ciò che hai fatto per noi. È proprio vero: le coincidenze sono dove Dio rimane anonimo, perché noi avevamo bisogno di te e ricorda che nella vita non contano i passi che fai, ma le impronte che lasci e tu hai lascito le tue impronte nei nostri cuori”. Domenica 26 settembre alle 10.30 si svolgerà la messa con la quale don Stefano saluterà la comunità di Allumiere. Domenica 3 ottobre, invece, si svolgerà la messa solenne presieduta dal vescovo Gianrico Ruzza durante la quale il vescovo saluterà don Roberto Fiorucci al quale affiderà la comunità di Allumiere .
“Con il messaggio di saluto da parte del coro parrocchiale e del gruppo giovanile parrocchiale e con i tanti messaggi inaspettati di affetto, saluto la comunità parrocchiale di Santa Maria Assunta in Cielo, la prima parrocchia che la Provvidenza mi ha affidato e che ricorderò per sempre – spiega don Stefano Carlucci – ringrazio chi ha gioito, sofferto, costruito con me per l’edificazione del Regno di Dio. Sono arrivato appena nato al Sacerdozio e il mio primo impegno è stato di farvi innamorare di Dio, nella persona di Gesù Cristo. Dalla liturgia, le adorazioni mensili, le catechesi alla visita agli ammalati e alla direzione spirituale, dalla Parola di Dio, la Santa Tradizione della Chiesa, la formazione spirituale al rinnovo dei luoghi liturgici e strutturali, ho sempre cercato di far risplendere la bellezza Dio nella costruzione delle “pietre vive”. Ogni persona, ogni volto, ogni gioia e sofferenza condivisa porterò con me e ciascuno di voi nel mio cuore presenterò al Signore per le mani della madre sua Santissima la Madonna delle Grazie. Vi abbraccio con affetto e benedico e anche voi pregate per me e per la nuova comunità che il Signore mi chiama ad amare e servire
“.
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