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    15 Ottobre 2021
    Fa discutere l'ordinanza della Capitaneria di porto
    Bici off limits in porto, la protesta dei lavoratori
    In una lettera un gruppo di lavoratori chiede al presidente Musolino di modificare parzialmente il divieto, escludendo gli operatori dello scalo

    Sta facendo discutere la recente ordinanza della Capitaneria di Porto di vietare l’accesso in area demaniale a biciclette, sia a pedalata assistita che non e monopattini. Arriva da un gruppo di lavoratori dello scalo una lettera firmata indirizzata al presidente dell’Adsp Pino Musolino.

    “Gentilissimo Signor Presidente Musolino, in riferimento alla nuova disposizione relativa al divieto di ingresso e circolazione delle biciclette, sia a pedalata assistita che muscolari, all’interno del Porto di Civitavecchia i sottoscritti firmatari esprimono forte dissenso in quanto ciò da Lei emanato ci costringe all’uso delle autovetture andando contro il principio di mitigazione delle emissioni, in primo luogo, e contro gli investimenti da noi sostenuti e promossi dal governo con incentivi per la promozione di una mobilità più sostenibile in secondo. Inoltre l’utilizzo quotidiano delle auto incrementerebbe anche l’esborso mensile, al solo fine di raggiungere il posto di lavoro, di una categoria non certo privilegiata. Mi preme inoltre rimarcare come la viabilità interna al porto di Civitavecchia si soggetta alle comuni regole del Codice della Strada nel quale le biciclette sono equiparate nel rispetto delle regole a qualsiasi altro veicolo stradale. Sarebbe folle poter pedalare sulle banchine e nelle aree di movimentazione merce, che devono rimanare interdette, comprendo bene i motivi di sicurezza che l’hanno spinta al contestato provvedimento e ritengo giusto il concetto alla base dello stesso, ma magari si potrebbe specificare che tale nuovo divieto è per chi utilizza l’area portuale come luogo di divertimento o per farsi una passeggiata. Le chiedo quindi che almeno i lavoratori portuali, censiti come tali ed in possesso del tesserino, e chi per motivi di lavoro certificati possa accedere e circolare nella viabilità interna al Porto, con particolare riferimento all’area nord, dalla statua di Triano fino al varco nord per intenderci, dotata di doppia corsia e passaggi pedonali già correttamente segnalati”.