Endoscopia, diagnostica d’alto livello per abbattere il tasso dei tumori
Sanità
26 Ottobre 2021
Al San Paolo arriva la nuova colonna endoscopica Olympus: il top della gamma per esami ancora più precisi
Endoscopia, diagnostica d’alto livello per abbattere il tasso dei tumori
Dimito: ''In grado di rilevare quello che a volte capita che i nostri occhi non vedano''. Matranga: ''Grande squadra''

CIVITAVECCHIA – Diagnostica d’alto livello nel reparto di Endoscopia dell’ospedale San Paolo di Civitavecchia grazie alla nuova colonna endoscopica Olympus Evis X1. Si tratta di uno strumento d’ultima generazione, predisposto per l’intelligenza artificiale.
Una strumentazione sofisticata e d’ultima generazione, già in uso nel nosocomio cittadino, che va a migliorare ulteriormente la diagnosi precoce delle neoplasie dell’apparato digerente aumentando fino al 10% l’adenoma detection rate, un parametro importante che va a guidare la diagnostica endoscopica.

“L’Olympus – ha spiegato il primario Giuseppe Dimito – è un apparecchio eccellente che ci fa vedere quello che a volte capita che i nostri occhi non vedano. È in grado di rilevare lesioni e di evidenziarle nel corso dell’esame. Inoltre abbiamo acquistato il software Endobase d’ultima generazione, in grado di registrare accessi e proteggere i dati”. Presto in arrivo anche armadi stagni che permetteranno di raggiungere il top della strumentazione possibile per un reparto endoscopico. Dimito ha sottolineato la volontà di voler acquistare una colonna di questo tipo anche per l’ospedale di Bracciano.

“Trovo – ha risposto il direttore generale della Asl Roma 4 Cristina Matranga – lodevole questa sensibilità. È molto importante, a questo punto, andare a lavorare ulteriormente sull’integrazione dei due ospedali dell’azienda in modo da offrire prestazioni di livello su tutto il territorio. Il San Paolo è un ospedale molto bello e umano e trovo una squadra eccezionale ogni volta che vengo”.

Il direttore sanitario della Asl Roma 4 Carmela Matera ha spiegato che l’Endoscopia è stata in grado di recuperare per prima le prestazioni sospese – erano circa 300 – durante il covid grazie ad uno sforzo importante.

Un reparto che punta sulla sicurezza e sulla diagnostica, esaminando con cura ogni minimo dettaglio perché la prevenzione e lo screening salvano la vita.

Come ha spiegato il medico Alessandro Borrello, infatti, viene calcolato che su 100 persone si debba rilevare qualcosa in 30 casi sugli uomini e in 20 sulle donne, al di sotto di questi parametri potrebbe essere presente un problema nel processo, di diagnosi o di lettura dell’esame.
Sul nostro territorio l’incidenza è molto alta e si arriva anche al 50%. Grazie a questo strumento “ogni 1% di adenomi rilevati – ha sottolineato Borrello – abbiamo una riduzione del 3% del tasso dei tumori sul lungo periodo e questo è un dato fondamentale”. Il tumore al colon retto è una piaga della nostra società ed è fortemente legato ad alimentazione, fattori ambientali e comportamento delle persone.

L’Endoscopia del San Paolo viaggia sui 12 esami giornalieri e nel reparto sono all’attivo tre medici e sei infermieri. Sono oltre mille all’anno gli esami di screening effettuati. Attualmente l’adesione al programma screening rivolto agli utenti tra i 50 e 55 anni nella Asl Roma 4 non è delle migliori ed è sicuramente importante, vista l’altissima incidenza soprattutto nel territorio, che la popolazione comprenda come effettuare un esame di questo tipo possa salvare la vita.