CIVITAVECCHIA – Apertura ai professionisti del territorio e dialogo costante per costruire un circuito virtuoso in grado di rendere la pediatria dell’ospedale San Paolo un punto di riferimento in costante miglioramento.
È questo il piano d’azione del nuovo primario della Uoc nido, neonatologia e pediatria Francesco Dituri che ha già le idee chiare sul lavoro che c’è da fare, nonostante si sia insediato soltanto a giugno, per rendere il reparto un punto di riferimento per il territorio. Una figura professionale di spicco, che per oltre venti anni ha militato nella neonatologia – patologia neonatale – e terapia intensiva neonatale del Fatebenefratelli. Una scelta che non lascia dubbi, la Asl Roma 4 punta sulla Pediatria.
“Ho trovato una buona preparazione, sia nei colleghi che nel personale infermieristico – ha spiegato Dituri – e ho voluto impostare un confronto costante. Nel corso del prossimo anno, infatti, ci sarà la ristrutturazione del reparto e questo necessariamente richiederà dei cambiamenti. Intanto stiamo cercando di migliorare quanto già in atto”.
Presso il reparto al terzo piano del San Paolo attualmente è operativo l’ambulatorio di follow up neonatale che si occupa di seguire sia i bambini fisiologici che i prematuri che magari hanno bisogno di controlli clinici, sul peso e quant’altro. “Stiamo cercando – ha continuato il primario – di entrare sempre più in rete con i pediatri di libera scelta nell’ottica di creare un circuito virtuoso in grado di collegare il territorio, tramite i pediatri, al nostro ospedale di primo livello che farà poi da tramite con quelli di secondo livello”.
Per fare questo l’intenzione è quella di offrire dei “pacchetti” di cure specifiche che possano facilitare famiglie e pediatri di libera scelta. Come ha spiegato Dituri, infatti, l’obiettivo dell’ospedale è prendere in carico il bambino, in caso ve ne sia la necessità ricoverarlo o indirizzarlo alle strutture laddove servano esami ultra specialistici e “riconsegnarlo” al pediatra. Il ruolo della Pediatria dell’ospedale San Paolo si dimostra fondamentale in questa rete ma è necessario far conoscere le potenzialità del reparto al territorio. Un reparto in grado di stabilizzare il bambino che necessiti un’intensità di cure maggiore per poi trasferirlo seguendo i protocolli Sten.
“L’obiettivo – ha sottolineato Dituri – è di fornire assistenza al bambino nel miglior modo possibile e nel minor tempo possibile. Proprio per questo stiamo studiando i percorsi di cura. Inoltre vorremmo implementare l’ambulatorio gastroenterologia pediatrica, attivo il mercoledì mattina, offrendo pacchetti di esami che possano permettere di completare l’indagine avviata dal pls magari in una mattinata”.
Nella lista delle cose da fare c’è un’interessante iniziativa, un ambulatorio di endocrinologia e malattie del metabolismo da 0 a 16 anni. Si parte dal neonato, che può aver ereditato una patologia, fino all’adolescente, accompagnandolo nell’età adulta e indirizzandolo nel percorso di cure. Non si escludono nuovi scenari, subordinati all’assunzione – che dovrebbe avvenire a breve – di tre nuovi medici che permetterebbero di potenziare gli ambulatori come auspicato da Dituri. I tre posti letto della Pediatria sono quindi fondamentali nell’ottica di rete che il nuovo primario sta cercando di creare. Nei prossimi giorni ci sarà un incontro con i pediatri del territorio.
“Penso che il reparto – ha concluso Dituri – sia veramente un’esigenza del territorio e non si dovrebbe più trovare in periodi bui di chiusura, continueremo ad impegnarci per migliorare la qualità”.
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