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    Amministrazione
    26 Novembre 2021
    Dal 6 dicembre sarà obbligatorio esibire la certificazione per salire a bordo
    Green pass sui mezzi pubblici, Csp si prepara

    CIVITAVECCHIA – Sono in arrivo nuove misure per contrastare la quarta ondata, la più grande è sicuramente l’inserimento del green pass rafforzato ma c’è una importante novità che rischia di impattare fortemente sulla quotidianità di molti cittadini: dal 6 dicembre sarà necessario esibire il green pass per usufruire del trasporto pubblico locale.

    La Civitavecchia servizi pubblici sta iniziando a lavorare per studiare una modalità attuabile, in attesa di maggiori istruzioni. Con il super green pass (per guariti o vaccinati) sostanzialmente saranno limitate pesantemente le attività dei no vax. Con l’entrata in vigore del green pass rafforzato, infatti, non basteranno più i tamponi per andare in luoghi come bar e ristoranti al chiuso, palestre, impianti sportivi, spettacoli, feste, discoteche e cerimonie pubbliche ma servirà la certificazione rafforzata.

    Altra novità importante è quella che la certificazione “base” sarà necessaria per salire a bordo dei mezzi pubblici e dei treni regionale. Il green pass, dunque, sarà richiesto per salire a bordo di bus, tram, metropolitane e treni. “Attendiamo maggiori istruzioni – ha spiegato il presidente della Civitavecchia servizi pubblici Fabrizio Lungarini – perché comunque ci sono delle oggettive difficoltà nel fare controlli a tutti coloro che salgono a bordo”.

    La dirigenza della Csp, comunque, sta iniziando a studiare possibili modalità operative. “Ci attendiamo direttive più precise – ha detto Lungarini – anche perché è già stato dimostrato che con l’avvicinarsi della data di entrata in vigore sono solite arrivare delle circolari integrative per l’attuazione. In linea di principio sono assolutamente d’accordo con queste modalità ma l’applicazione pratica mette in difficoltà la Csp, così come tutte le aziende tpl”. Lungarini però è fiducioso sul fatto che l’azienda reagirà bene come con il green pass.

    Le modalità attuabili, almeno per il momento, sembrano due. La prima è che sia l’autista del mezzo a controllare la certificazione, dovendo però necessariamente scendere. La seconda è che si metta un’altra persona addetta al controllo del green pass di chi vuole salire sul bus. “In questo caso, però, il costo sarebbe eccessivo – ha sottolineato il presidente del cda dell’azienda – e si aggirerebbe intorno ai 38mila euro mensili. Sono comunque fiducioso ora, come detto, attendiamo ulteriori istruzioni e vediamo come evolverà la situazione. Se l’obiettivo è vaccinare il più possibile faremo un ulteriore sforzo”.

    Green pass a parte si tratta di un momento molto importante per la Csp. “L’azienda – ha detto il presidente Lungarini – è finalmente in attivo. Quando mi sono insediato c’era una perdita di 200mila euro mensili. Il problema, certo, sono i debiti pregressi” ma, come detto, Lungarini è fiducioso. Per quanto riguarda le altre misure inserite non ci saranno cambiamenti sostanziali per l’azienda anche in considerazione del fatto che tutte le Aec sono vaccinate.

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