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    Società
    13 Dicembre 2021
    Comitato No al fossile e Fridays for future sull'articolo uscito oggi su ''El Periodico''
    Riconversione Tvn, il caso Civitavecchia sui quotidiani spagnoli

    CIVITAVECCHIA – “All’interno del complesso dibattito mondiale sulla decarbonizzazione e sulla transizione ecologica, Civitavecchia continua a catturare l’attenzione dei media nazionali e internazionali facendo parlare di sé, sia rispetto alle questioni ambientali che in merito a quelle occupazionali e sociali”.

    Inizia così una nota di Comitato no al fossile Civitavecchia e Fridays for future Civitavecchia che spiegano:  “È infatti uscito oggi, sulle pagine dell’importante quotidiano spagnolo El Periodico, un articolo della giornalista argentina Irene Savio, in cui la vicenda civitavecchiese viene messa in evidenza come esempio di quella che, più in generale, è la linea complessiva di tutta la transizione energetica italiana: da una parte si chiudono le centrali a carbone, dall’altra si autorizzano e si finanziano progetti industriali legati al gas, ovvero un altro combustibile fossile inquinante e climalterante. L’articolo, che contiene anche gli interventi di Riccardo Petrarolo di No al Fossile e Giada Luciano di Fridays for Future, non si limita a snocciolare dati demografici o riconducibili soltanto alle emissioni di CO2 della centrale TVN, ma fa più volte riferimento ai drammatici dati occupazionali e alle criticità sociali che, come denunciato anche dai sindacalisti di FIOM-CGIL e USB, potrebbero acuirsi pesantemente già nei prossimi anni e pesare come un macigno su Civitavecchia, qualora venisse autorizzata la costruzione di una nuova centrale turbogas”.

    La vicenda della decarbonizzazione di Civitavecchia “sembra quindi – continuano No al fossile e Fridays for future – avere da tempo decine di riflettori puntati addosso. Di Civitavecchia ormai si parla ovunque, dalle riunioni interministeriali inaccessibili alla cittadinanza, fino ai controvertici per la giustizia climatica organizzati negli ultimi mesi in occasione di summit internazionali come COP e G20. L’attenzione che Civitavecchia cattura da tempo, anche a livello internazionale, nel dibattito sulla transizione ecologica può e deve farci comprendere che davanti a noi si sta aprendo una prospettiva storica, nuova, irripetibile e irrinunciabile. La questione climatica non può più essere separata da quella sociale. Ecco perché in questi mesi, oltre che ribadire il nostro secco e deciso NO al gas, non abbiamo mai smesso di dialogare col mondo sindacale e con i lavoratori e le lavoratrici del nostro comprensorio. I progetti industriali ad emissione zero e legati alle rinnovabili ci sono, le tecnologie non sono più quelle di 20 anni fa, i finanziamenti del Recovery Plan non sono più una chimera. La possibilità di voltare pagina – concludono – è finalmente arrivata. Il futuro è adesso. Speriamo lo capiscano anche le istituzioni italiane”.