CIVITAVECCHIA – “Foschi non ha mai e poi mai trafugato documentazione relativa al concorso”. Lo afferma l’avvocato Pietro Messina, legale del vigile urbano Augusto Foschi, tra i sei indagati nell’ambito dell’inchiesta della Procura su Palazzo del Pincio, dopo le perquisizioni eseguite ieri dagli inquirenti.
“Quale difensore del signor Augusto Foschi debbo innanzitutto deplorare la fuga di notizie circa le indagini che la Procura della Repubblica ha da poco avviato, tra l’altro anche a carico del mio assistito – ha spiegato l’avvocato Messina – in particolare per il mio assistito gli inquirenti debbono essere incappati in un vero e proprio equivoco e mi auguro che presto sarà dimostrata l’assoluta insussistenza dei fatti ipotizzati dal (provvisorio) capo d’accusa, poiché il Foschi non ha mai e poi mai trafugato documentazione relativa al concorso, al quale effettivamente la figlia ha partecipato in maniera del tutto regolare e senza alcun “aiutino” da parte di chicchessia, tanto da non risultare vincitrice, ma solo idonea al trentaseiesimo posto in graduatoria con esito non certo brillante”.

