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    Cronaca
    31 Dicembre 2021
    Agenzie di viaggio e ristoranti pagano caro il clima di incertezza
    Capodanno tra omicron e disdette: viaggi e cene annullate

    CIVITAVECCHIA – Un Capodanno segnato da cene e viaggi annullati, un po’ per paura e un po’ per le varie restrizioni messe in atto e a pagare il prezzo più alto è ancora una volta il terziario. Perché con il decreto Natale, varato dal Governo per frenare la nuova ondata dovuta soprattutto alla variante Omicron, è stato praticamente cancellato ogni evento legato alla festa.

    I VIAGGI – Niente Capodanno in piazza, feste, eventi o discoteche, per non parlare poi delle difficoltà per viaggiare soprattutto all’estero e della paura legata all’aumento vertiginoso dei contagi. «Gli annullamenti ci sono stati – spiegano dall’agenzia di viaggi SeeRound – parliamo del 50-60% delle prenotazioni. Per i viaggi all’estero la percentuale sale ancora. C’è qualche giovane che ha scelto di partire nonostante le difficoltà mentre abbiamo degli annullamenti da parte di persone di 50-60 anni. È difficile perché il turismo organizzato impiega mesi per preparare i viaggi, pensiamo ad esempio agli alberghi o ai ristoranti che si trovano con la spesa fatta al cento per cento che rischiano di dover buttare o, ad esempio, il personale a chiamata. Insomma la situazione non è facile per il settore del turismo. Attualmente ci stiamo muovendo andando a vendere le crociere per il 2022».

    Situazione simile per la Fusorario, altra nota agenzia di viaggio, dove ci sono state diverse cancellazioni sui già pochi viaggi prenotati. «Ci sono tante destinazioni dove a noi è vietato andare – spiegano -. Abbiamo dei corridoi turistici aperti ma si tratta di mete abbastanza costose, per non parlare dell’incertezza del momento che spinge molti a scegliere di non viaggiare. Abbiamo cancellazioni per viaggi in Europa. C’è soprattutto la paura di rimanere bloccati nella meta scelta. È un disastro totale, uno stillicidio che dura da più di due anni. Attualmente è impossibile programmare e il nostro è un lavoro che vive di programmazione. Chi parte in estate, ad esempio, inizia già in inverno a prenotare e in questo momento pochi scelgono di viaggiare. Tante agenzie hanno chiuso. C’è troppa incertezza».

    LE CENE – Situazione simile anche nei ristoranti dove ora è necessario il super green pass. «I clienti sono diminuiti in questo periodo – spiegano da Estro – e per il cenone del 31 ci sono state molte disdette causa contagio da covid. Speriamo bene nel nuovo anno». Una situazione tutt’altro che facile per uno dei settori più penalizzati dalla pandemia.

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