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    Sport
    22 Gennaio 2022
    L’INTERVENTO Dura l’associazione del presidente Roberto Melchiorri, che nuovamente mette al centro dell’attenzione la questione dell’impiantistica
    Civitavecchia C’è: ”I giorni passano e i problemi collegati alle attività natatorie permangono”
    «Questa grave situazione è figlia di un passato recente e remoto che ha visto i gestori di impianti comunali curare più aspetti finanziari collegati a loro stessi, che non a scopo per il quale si erano aggiudicati il bando»

    Duro intervento dell’associazione Civitavecchia C’è del presidente Roberto Melchiorri, che continua a mettere in risalto la grave situazione che gravita intorno agli impianti sportivi, soprattutto in quelli natatori.
    “I giorni passano – fanno sapere da Civitavecchia C’è – e i problemi collegati alle attività natatorie, sia agonistici che sociali, per le attività sportive dei singoli cittadini e per le squadre, permangono. Per quanto riguarda quest’ultime, fortuna vuole, a prescindere dai motivi che i campionati sono fermi. Presto comunque dovranno riprendere e in quale forma si presenteranno i nostri atleti che dovrebbero portare alto il nome della Civitavecchia sportiva? Chi ridarà i giorni di attività perduti a quei cittadini, giovani o anziani che fanno sport per migliorare il loro stato di salute? Questa situazione, non è figlia del momento, ma di un passato recente e remoto che ha visto gestori di impianti comunali curare più aspetti finanziari collegati a loro stessi, che non a scopo per il quale si erano aggiudicati il bando. E che dire di chi avrebbe dovuto controllare che il suddetto scopo venisse raggiunto e invece non lo ha fatto? Ora tutti quelli che hanno gestito e che non hanno controllato, dovrebbero fare prima di tutto assunzione di colpa, anche ad evitare che le negatività possano ripetersi, poi mettere in atto tutto ciò che è necessario al fine di poter ridare alle strutture sportive comunale il valore per il quale erano stati considerati un giusto investimento dei cittadini – perché da loro sono stati pagati – e non un business privato, perpetrato ripetutamente”.
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