CERVETERI – Torna a Torre Flavia (lato Cerveteri) il divieto di accesso agli amici a quattro zampe. A firmare l’ordinanza è stato il sindaco Alessio Pascucci. Obiettivo: tutelare le nidificazioni dei fratini e i piccoli che potrebbero nascere sulla spiaggia molto frequentata dalla specie protetta e che ogni anno regala magici momenti a bagnanti e volontari che frequentano l’oasi protetta. “Allo scopo di consentire alla specie Charadrius alexandrinus, comunemente denominata ’Fratino’, – si legge nel dispositivo – di nidificare, deporre le uova e accrescere i nuovi nati in tutta sicurezza, il divieto di accesso ai cani e il divieto di esercitare tutte le attività che possano arrecare disturbo entro 50 metri di distanza dai nidi di tale specie, sull’arenile e le dune del Monumento Naturale Palude di Torre Flavia, identificati a partire dallo stabilimento ’Da Ezio La Torretta’ direzione sud Ladispoli, per il periodo dal 1 marzo al 30 luglio 2022. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservare la presente ordinanza”. E se da un lato il divieto d’accesso per la tutela di una specie protetta che ha scelto le spiagge del territorio per nidificare, è ben apprezzata, dall’altra parte però c’è chi punta i riflettori sui controsensi dell’amministrazione comunale etrusca. Se da un lato infatti si impedisce l’accesso agli amici a quattro zampe, dall’altro lato si è pronti a ripetere l’esperienza del Jova Beach Party sulle spiagge del litorale laziale. Esperienza, quella del 2019, che ha fatto riversare migliaia di spettatori in spiaggia e aspramente criticata dagli ambientalisti che avevano puntato i riflettori proprio sul fratino e sulla vicinanza dell’evento alla Palude di Torre Flavia. Evento con musica ad alto volume e con così tanta gente che avrebbe infatti potuto compromettere non solo le nidificazioni ma anche lo “stato di salute” del piccolo pennuto.

