LADISPOLI – Oltre tre mila alberi per un’area verde di 2 ettari che andrà a costituire un vero e proprio polmone verde in città. L’area c’è già: la parte bassa del Cerreto, là nei pressi del fosso Sanguinara. Il finanziamento pure, proprio come il progetto, “Arbolia”, nato dalla collaborazione tra la Cassa depositi e prestiti ed Eni. Obiettivo del progetto: creare nuove “cinture verdi” in Italia e promuovere la biodiversità. «Sarà un vero e proprio bosco, come quello di Palo all’ingresso sud della città», ha spiegato il consigliere delegato alle aree protette, Filippo Moretti. E così, già ieri, è partita la piantumazione di 500 nuovi alberi tra fassini, lecci e querce e 500 essenze arboree. Un progetto, ha spiegato ancora il delegato, «a costo zero per il Comune di Ladispoli» e che consentirà «di piantare nuovi alberi su una superficie di due ettari. Inoltre per i primi due anni saranno i tecnici di Arbolia a occuparsi della manutezione e dell’innaffiamento delle piante. Sono stati scelti frassini, querce, lecci per andare in questo modo a riprodurre la macchina mediterranea, la stessa del bosco di Palo. Inoltre è prevista la realizzazione di sentieri per passeggiate tra la natura. Le nuove piantumazioni – ha proseguito ancora il consigliere delegato – si vanno ad aggiungere a quelle messe a dimora pochissimi mesi fa nel quartiere Miami». Ma perché proprio la parte bassa del Cerreto? «Abbiamo scelto questa area – ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici, Veronica De Santis – in previsione di una nuova viabilità che dovrà collegare il quartiere Cerreto con quello di Palo con un ingresso diretto dalla statale Aurelia». E con la realizzazione di un’area boschiva nella zona, «il primo impatto che si avrà – aveva spiegato nei mesi scorsi Moretti – sarà il bosco, proprio come accade all’ingresso sud di Palo laziale».
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